Il 40enne forlivese che convince i vip a scrivere nel dizionario
Gianluca Orazi, sposato con Cecilia e padre di Nicolò (5 anni) ed Edoardo (9), da dove è partito?
«Ho sempre lavorato a stretto contatto con i libri: ho preso il via dall’azienda di famiglia, il Centro Didattico Romagnolo, insieme a mio nonno».
Qual è l’idea che l’ha portata ad avviare collaborazioni con gente del calibro di Mina, Toscani, Valentino Rossi e Vasco Rossi?
«Il progetto “Definizioni d’autore” si rivolge a esponenti di rilievo di cultura, spettacolo, scienza, sport e costume per far loro descrivere una parola del dizionario rivelatrice della loro personalità e del loro lavoro. Finora 130 personalità (da Armani a Verdone) hanno dato un contributo speciale illustrando altrettante voci attraverso il loro punto di vista per offrire spunti diventati piccoli racconti. Un modo diverso di approcciare il significato delle parole. Le nuove sono state scritte da: Vasco Rossi, Sofia Goggia e altri. Con Valentino, poi, abbiamo proposto prima la t-shirt ufficiale “VR|46” con la definizione di velocità, per poi dedicargli un cofanetto con maglietta e dizionario. Con Toscani ho fatto la campagna “Scuola, integrazione, futuro” valorizzando i dizionari, di varie lingue, come mezzo di integrazione».
Come è arrivato a contattarli di persona?
«A volte tramite amici in comune, a volte grazie ai loro uffici stampa, altre direttamente».
Come hanno reagito al momento della proposta?
«Novantanove su cento hanno aderito con grande entusiasmo. Mina e Valentino Rossi in assoluto sono quelli che mi hanno colpito maggiormente».
Ci sono altre iniziative in programma?
«Sì, abbiamo fatto “creare” una decina di copie dello Zingarelli allo stilista Antonio Marras. Nel segno de “la cultura torna di moda”. Ha fatto autentiche opere d’arte che metteremo all’asta per beneficenza nel corso di una cena organizzata a Milano».
In Zanichelli è apprezzato come “l’uomo dalle grandi idee”, come le vengono?
«A volte nei momenti peggiori mi vengono quelle migliori… Poi ho il mio team di cinque persone da gestire per l’organizzazione del lavoro».
Nell’era di internet come affronta la sfida una casa editrice?
«Mantenendo la propria tradizione, senza snaturarsi, ma andando al passo con i tempi. Si può essere social in maniera educativa. La Zanichelli è la casa editrice più antica d’Italia, la migliore in campo scientifico nell’editoria scolastica e leader di mercato nel settore dei dizionari e opere di consultazione. Insomma una bella sfida che proseguo con entusiasmo e passione».