Giovani ladre di professione bloccate a Forlì mentre tentano un colpo
I provvedimenti
La minorenne si trova ora in una Casa di accoglienza, da dove era appena uscita nell’agosto scorso dopo un provvedimento simile sempre legato a furti; la maggiorenne è invece in carcere, seppur incinta di due mesi.
L’avvistamento
La Polizia è stata messa sulle loro tracce l’altra mattina da un testimone oculare che ha visto le due ragazze entrare e uscire nel giro di pochi minuti da alcuni palazzi. Insospettito ha chiamato il 113 e dato le indicazioni degli spostamenti delle presunte ladre, avvistate nella zona tra via Due Giugno e via Versari. Le giovani sono state viste entrare prima in un’area cortilizia, ma essendoci un cantiere sono subito uscite. In via Due Giugno sono penetrate nella casa ricevuta in eredità da una donna, che però non vive in quello stabile; poi in via Versari sono state viste forzare una porta per entrare in un condominio. Proprio qui sono intervenuti gli agenti di Volanti e Squadra Mobile, per fermare le due ladre, mentre stavano cercando di scassinare la porta di ingresso a un appartamento.
Il bottino
Le ragazze sono state trovate con quattro anelli, 155 euro in contanti, mentre nascosti tra reggiseni e calzoni le poliziotte hanno trovato due cacciaviti e una chiave inglese. Ripercorrendo la strada fatta delle due ragazze, è stata rintracciata la donna proprietaria della casa disabitata, da dove era sparito un orologio Omega “datato”, trovato al polso di una delle due. Non si sa, invece, dove siano stati presi anelli e soldi.
La carriera
Le due ragazze, nomadi croate, anche se una afferma di essere nata in Italia, hanno un lungo curriculum in fatto di furti, nonostante la giovane età: 5 o 6 alias a testa, diversi arresti sempre per reati contro il patrimonio: la 17enne ne ha una decina, il primo risale addirittura a quando aveva appena 10 anni. La ragazza è stata accompagnata in una Casa di accoglienza. La maggiorenne, che afferma di avere un bambino di 4 mesi a Mestre, è risultata incinta di 2 mesi. Il giudice Floriana Lisena, su richiesta del pubblico ministero Filippo Santangelo, ha disposto la carcerazione della giovane. I rilievi della Polizia scientifica hanno permesso di trovare impronte di entrambe su alcuni oggetti della casa.