Forlì, ambulatori mobili nei paesi, visite ed esami una volta al mese
Il progetto
Si tratta del nuovo progetto “Salute e benessere in...Comune” promosso dall’azienda Medoc, che da anni si occupa nel territorio forlivese di medicina del lavoro e che dal 2017 ha aperto anche il centro medico di prevenzione e promozione della salute in via Casamorata a Forlì, in collaborazione con le Amministrazioni locali. «La scelta della parola Comune non è a caso – spiega il direttore sanitario del gruppo Medoc, Bruno Ricci – . Il nostro ambulatorio mobile pianificherà, infatti, accessi mensili per tutte le comunità limitrofe al capoluogo che non sempre possono raggiungere con facilità i servizi sanitari perché lontani». In sostanza, in accordo con le Amministrazioni, verranno individuati i luoghi, come possono essere la farmacia presente in quel Comune o l’ ambulatorio del medico di base, in cui i singoli cittadini potranno prenotare un appuntamento per visite specialistiche, ecografie, elettrocardiogrammi o semplicemente per i prelievi del sangue che potranno essere effettuati direttamente in loco senza doversi spostare. «Un’ iniziativa che in questo modo favorisce le aree interne del nostro territorio che spesso sono caratterizzate da un impoverimento dei servizi – precisa il presidente dell’Unione della Romagna forlivese, Giogio Frassineti -. Tale progetto fa sì che le persone anziane, ad esempio, non debbano spostarsi per una prestazione specialistica, addirittura questo potrebbe aiutare a far diminuire le liste di attesa con la quale siamo abituati a fare i conti».
Ambulatori mobili
Gli ambulatori mobili saranno presenti mensilmente nei vari Comuni e per accedere al servizio non è indispensabile l’impegnativa del medico in quanto Medoc garantisce sempre la presenza di medici che sono pronti a fare un check up al paziente e insieme individuare quella che è la prestazione clinica da eseguire. Inoltre, le tariffe applicate, afferma l’azienda, saranno in linea con quelle previste dal servizio sanitario nazionale, in alcuni casi anche inferiori. «Ben vengano le iniziative di privati, purché siano complementari al servizio sanitario pubblico – conclude il consigliere regionale Paolo Zoffoli, membro della Commissione salute e politiche sociali –. Insieme si possono creare le condizioni per fare prevenzione, un tema per la quale ci stiamo battendo anche in Regione creando proprio un’apposita legge: se si fa prevenzione, non solo risparmiamo economicamente ma i cittadini ne guadagnano in salute».