Forlì, ruba nelle cassette delle offerte, le suore chiudono il ladro in chiesa

Forlì

FORLI'. Suore “investigatrici” hanno bloccato in chiesa il ladro, chiudendogli il cancello alle spalle, permettendone così, nella tarda mattina di ieri, l’arresto ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Forlì di corso Mazzini.

Determinazione

Una vicenda singolare che ha visto assolute protagoniste le monache Clarisse di San Biagio, il monastero che si trova in pieno centro storico. Tutto ha avuto inizio alla fine del mese di agosto, nelle giornate del 23 e del 24, quando la cassetta delle offerte che si trova all’interno della chiesetta dedicata alla Madonna della Ripa, recuperata nel 2012 e aperta al culto dei fedeli ogni giorno dalle 6.45 alle 20, è stata oggetto di due furti. Ma negli stessi giorni era sparita dall’interno del monastero anche una bicicletta. Visionando le immagini del sistema di videosorveglianza interna, le religiose hanno visto che in entrambi i casi era stato un ragazzo ad armeggiare all’interno del luogo di culto scegliendo le ore della tarda mattinata nella consapevolezza che il luogo sarebbe stato deserto. Avvertiti i Carabinieri e consegnate loro le registrazioni in questione, le Clarisse però non hanno smesso di vigilare.

L’ultimo colpo

Il 6 settembre scorso, infatti, il ladro è nuovamente apparso, anche in questo caso riconosciuto dalle monache, facendo ritorno anche ieri in tarda mattinata. A quel punto, dopo averlo visto armeggiare in questo caso sulla cassetta delle offerte per i lumini, le suore hanno subito avvertito i Carabinieri, azionando immediatamente il comando di chiusura del cancello in ferro che si affaccia su via Don Bosco, e dal quale è necessario transitare per accedere alla chiesa.

Ignaro di tutto

Ma il ladruncolo era talmente concentrato sul tentativo di forzare la cassettina e appropriarsi di un tesoro fatto di pochi spiccioli, come era accaduto nelle scorribande precedenti, da non accorgersi di nulla, al punto che gli uomini dell’Arma lo hanno colto in flagrante arrestandolo sul posto.

Tutela dei fedeli

Le suore, otto in tutto quelle attualmente dimoranti nel monastero, non hanno voluto trasformarsi in detective ma, semplicemente, come tengono a sottolineare, «ripristinare le condizioni di tranquillità e sicurezza di un luogo che abbiamo voluto aprire appositamente per i fedeli».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui