Musica, cibo di strada e sport, in migliaia in centro a Forlì per "Romagna live"

Forlì

FORLI'. «Sabato ho girato nelle piazze coinvolte nelle varie iniziative e secondo me almeno 10mila persone le hanno raggiunte per vedere gli spettacoli».

Soddisfazione

La gratificazione dell’assessore al centro storico Marco Ravaioli nel primo bilancio della tre giorni “Romagna live” (da venerdì a ieri sera ndr) va, però, oltre i numeri, pur dovendo sottolineare il pienone in piazza Saffi fatto registrare da Arisa, la folla che ha gremito piazza Cavour per i mezzi attrezzati ambulanti che hanno proposto il cibo di strada e le centinaia di famiglie con bambini che hanno sperimentato discipline sportive di ogni tipo.

«Si respirava un’aria di festa, tranquillità e voglia d’incontrarsi – sottolinea –. Sembra paradossale, ma sono convinto che iniziative come queste consentano anche ai forlivesi di andare al di là delle critiche sterili e godersi pienamente la propria città, scoprendola. Ho sentito addirittura qualcuno meravigliarsi di quanto fosse bella di sera piazza Cavour».

Programmazione

Un successo che potrebbe aprire in futuro ad altre iniziative analoghe. «Diciamo che l’esordio è andato bene – considera, cauto, l’assessore – questi eventi non sono facili da organizzare ma possono fungere da calamita per richiamare persone anche da fuori. In cantiere abbiamo altri appuntamenti ma quello che mi interessa è rodare il meccanismo organizzativo, che ha visto anche il coinvolgimento delle forze dell’ordine, per renderlo sempre più efficace e snello».

L’appello

Il componente della giunta Drei chiede, però, il pieno coinvolgimento di quanti lavorano e operano nel cuore della città. «Penso che, al di là di quello che potrà proporre in futuro il Comune – dice – che comunque non è un organizzatore di eventi, è chi vive il centro che deve fare da cassa di risonanza e da richiamo. Il percorso deve essere di reciproca collaborazione. Adesso riprenderemo gli incontri che avevamo iniziato prima dell’estate con chi organizza eventi e spettacoli per capire quale strada intraprendere».

Eredità

Soddisfazione che prevale sul potenziale rammarico di aver avuto poco tempo, essendo in carica da due anni, e in vista della fine della legislatura. «Certamente. La mia ambizione è semplicemente meglio quella di lasciare un po’ migliore ciò che ho trovato – sottolinea –. Ma anche di cominciare una nuova narrazione nella quale i forlivesi possano veramente apprezzare ciò che accade nella propria realtà lasciandosi alle spalle la solita considerazione che a “Forlì non succede mai nulla”, pur chiedendoci da altre città come facciamo a proporre certe cose. Non solo. Mi auguro che riuscire a trovare il giusto bilanciamento tra risorse, eventi di qualità e loro capacità di attrarre persone diventi un metodo di lavoro, questo sì, da lasciare in eredità. Ricominciare ogni volta non avrebbe alcun senso e porterebbe via solo ulteriore tempo e risorse».

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