Stroncato da un malore, resta sospeso in aria

Rimini

RAVENNA. E’ morto a 85 anni, cercando di riparare una rete del proprio capanno da pesca in via Dell’Idrovora 94 a Marina di Ravenna. La vittima si chiamava Mario Monti, ex ciclista e muratore di Forlì. E’ stato ucciso da un malore, poco dopo le 16 di ieri, mentre si trovava a cinque metri di altezza su un palo. Sotto l’amico e socio di capanno Bruno Casadio (83 anni di Santo Stefano) lo stava aspettando e aveva cercato fino all’ultimo momento di dissuaderlo a ultimare quella riparazione non adatta a un uomo della sua età. Per Monti non c’è stato nulla da fare. Ai medici del 118 non è rimasto che constatarne il decesso. E’ toccato poi ai pompieri il compito di portare verso il capanno il corpo senza vita dell’85enne. Le operazioni, tutt’altro che facili, si sono prolungate per circa un’ora. Sul posto oltre ai vigili del fuoco e al personale medico del 118 si sono recate anche alcune volanti della questura. Comprensibilmente sotto choc l’amico della vittima. «Siamo arrivati qui insieme oggi pomeriggio a bordo della mia auto. Dovevamo solo sistemare alcuni tavoli, ma lui a un certo punto si è accorto che una corda del padellone si era allentata dopo una recente burrasca ed ha insistito per salire sul palo per ripararla. Gli avevo detto che avevo già trovato un ragazzo che se ne sarebbe occupato, ma lui è stato inamovibile. Si è imbragato - racconta ancora l’amico - ed è salito su. Siamo stati a parlare una decina di minuti quando all’improvviso non l’ho più sentito. A quel punto ho capito che era successo qualcosa e che per lui non c’era più niente da fare. Il capanno era la sua grande passione. Questa struttura è in piedi dal 1954 e ci eravamo conosciuti proprio qui. Mario era una persona stupenda e mancherà sicuramente a tutti».

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