Ladri nello studio di un avvocato di Forlì. Uno si lancia dal tetto: arrestati

Forlì

FORLÌ. Coppia di ladri, scoperta durante il colpo nello studio di un avvocato, si rifugia sul tetto e uno dei due per evitare di essere raggiunto dai Carabinieri si lancia da un’altezza di circa 7 metri riportando diverse fratture alle gambe. Entrambi sono stati arrestati dai militari. Poteva finire in tragedia il tentativo di furto che un 29enne residente in provincia di Ragusa e un rumeno di 33 anni, hanno cercato di mettere a segno l’altra notte nei locali dello studio legale Nannini, in corso Mazzini. Erano circa le 2 di notte quando i due, entrambi disoccupati e già noti alle forze dell’ordine, hanno forzato la porta di ingresso e sono riusciti a introdursi all’interno dei locali che ospitano diversi avvocati raggruppati nello studio legale Nannini, in pieno centro cittadino.

L’allarme

I due malviventi hanno acceso le luci e poi hanno rovistato nei vari locali, fino a trovare la cassaforte che hanno provato ad aprire con un flessibile. I rumori, però, hanno allarmato uno dei vicini che si è svegliato e ha notato le luci provenire dallo studio, dove ovviamente a quell’ora difficilmente poteva esserci qualcuno. Così ha chiamato i Carabinieri. Sul posto è intervenuta una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile e una della stazione di Villafranca. Quando hanno capito che stavano arrivando le forze dell’ordine i due ladri sono fuggiti salendo sul tetto, ad un’altezza di circa 7-8 metri.

Il disperato tentativo

In trappola, il rumeno ha disperatamente cercato di trovare una via di fuga, ma è precipitato, riportando diverse fratture alle gambe, tra caviglie e femore, oltre ad altri traumi: soccorso dalle ambulanze del 118, per lui è stata accertata una prognosi di 50 giorni. Il 29enne, invece, è stato raggiunto sul tetto e arrestato. Ieri mattina, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Lucia Spirito, si sono presentati in Tribunale per rispondere dell’accusa di furto aggravato e porto di grimaldelli: con loro, infatti, è stata recuperata una borsa con tutto l’occorrente per compiere furti. Il giudice ha accolto la richiesta di termini a difesa. Dopo la convalida, per l’italiano è stato disposto il divieto di dimora in provincia di Forlì-Cesena, per lo straniero, viste le condizioni cliniche, non è stato preso nessuno provvedimento. Ieri mattina i Carabinieri sono tornati con i Vigili del Fuoco sul tetto per verificare che i ladri non avessero lasciato la refurtiva. Il bottino comunque è stato solo di 20 euro di fondo cassa. Molto più ingenti i danni all’ufficio.

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