Fallimento Ecotecnica, preoccupano i rifiuti tossici “abbandonati” nel Forlivese

Forlì

FORLI'. La convivenza non è mai stata semplice, ma oggi, all’indomani del fallimento dell’ Ecotecnica, azienda di stoccaggio di rifiuti speciali, anche tossici, decretato dal Tribunale di Forlì l’11 luglio scorso, i cittadini di San Lorenzo in Noceto sono davvero molto preoccupati.

Mobilitazione e assemblea

«Ci sono vasche e container di rifiuti che nessuno sta più gestendo da settimane, per di più vicino al fiume. Temiamo che possano esserci problemi per la salute e per l’ambiente, per questo abbiamo convocato un’assemblea pubblica» spiega il referente del Comitato di Quartiere Gabriele Brunelli. L’appuntamento è per questa sera alle 20.30 alla sala parrocchiale della frazione. «Negli anni le segnalazioni e gli esposti da parte dei cittadini, specie quelli confinanti, e le case più vicine all’impianto non distano più di 50 metri – spiega Brunelli – sono stati tanti e si sono intensificati negli ultimi due anni. Nonostante ciò l’azienda ha continuato ad espandersi ottenendo sempre le autorizzazioni per farlo, e questo proprio fra le case e il fiume. Così almeno fino all’anno scorso, quando l’Arpae ha posto un freno».

Sospensiva e fallimento

È infatti del novembre 2017 la diffida e contestuale sospensione parziale dell’autorizzazione integrata ambientale a carico dell’azienda Ecotecnica. In quell’occasione l’Agenzia per l’ambiente, e i Carabinieri del nucleo forestale, avevano preso provvedimenti dopo aver rilevato diverse criticità nel corso dei controlli effettuati nel corso dello stesso anno: stoccaggio di un ingente quantitativo di rifiuti contenenti amianto al di fuori degli spazi dedicati, cisterne con coperture non corrette, o aperte, indicazioni carenti sulla natura di rifiuti pericolosi stoccati, non corretta tenuta dei registri delle attività di carico e scarico. Il provvedimento intimava quindi all’azienda di sospendere l’ingresso di rifiuti e ripristinare le condizioni autorizzate mediante l’ottemperanza a una serie dettagliata di prescrizioni. Quali di queste azioni siano state effettivamente messe in atto da fine 2017 a luglio 2018, data in cui è stato sancito il fallimento dell’azienda, è ora oggetto di un nuovo lavoro di censimento e verifica da parte dell’Arpae che sta analizzando nel dettaglio lo stato delle cisterne e delle vasche, nonché dei depositi ora rimasti fermi, ma colmi.

La speranza dei cittadini

«Come Quartiere abbiamo sempre dato la massima disponibilità, ma ora che siamo informati nel dettaglio sulla vicenda, lanciamo questo grido di allarme e ci aspettiamo di essere ascoltati – dice Gabriele Brunelli –. Non è ancora un protesta vera e propria, ma siamo davvero molto preoccupati e se non ci saranno le risposte, allora passeremo ad azioni di altro tipo». La speranza dei circa 1100 cittadini di San Lorenzo in Noceto è che l’area venga bonificata e che non subentrino altre attività analoghe, specie con intenzioni di ulteriori ampliamenti fra le case e l’argine del fiume. all’incontro di questa sera è annunciata anche la presenza di amministratori e consiglieri comunali.

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