Valbonesi, da Forlì all’assalto del Cervino. Scalata per sostenere la lotta contro il cancro
La preoccupazione
L’ora x è per sabato alle 16, mentre l’arrivo in vetta è previsto intorno alle 11 di domenica. «Ciò che mi preoccupa maggiormente è il momento del cambio, a Cervinia, dove lascerò la bici per salire a piedi. Nell’ultimo tratto mi accompagnerà la guida alpina Jules Pession: si tratta di un’arrampicata di quarto grado, con l’insidia del meteo, che in quota cambia ogni mezz’ora».
Il progetto
Anche quest’impresa, come quelle effettuate in passato, dal coast to coast in America sino alla Savona-Monte Breithorn dello scorso anno, rientra nel progetto “Life Runner”, ideato dallo stesso Valbonesi per promuovere iniziative benefico-sportive caratterizzate dal legame fra sport, corretti stili di vita, e lotta oncologica. Sin qui, le somme devolute all’Irst, pari a oltre 10mila euro, sono servite a sostenere progetti di umanizzazione, in particolare garantire e mantenere il servizio navetta gratuito per pazienti. «Donazioni come questa, per noi, hanno un valore enorme – commenta il direttore generale dell’Irst Giorgio Martelli – se un privato cittadino dedica tempo e impegno al nostro istituto, significa che si è creato un solido legame di fiducia, testimoniato, d’altra parte, dai proventi del 5x1000, pari a circa 600mila euro l’anno, con un numero di adesioni in costante crescita». A sostenere Valbonesi, anche il ciclista professionista Matteo Montaguti, suo grande amico. «Sandro è riuscito a unire l’utile al dilettevole, mettendo la sua passione al servizio dell’Irst, gli auguro di riuscire nell’impresa e godersela appieno». Sulla sfida, infine, il sigillo del Comune di Forlì. «Siamo orgogliosi di quanto sta realizzando Valbonesi – commenta l’assessora allo Sport Sara Samorì – è uno dei nostri migliori testimonial di sport inteso nella sua accezione più completa».