Medico parcheggia in ospedale con un falso pass per disabili

Forlì

FORLÌ. Medico dell’Ausl denunciato perché aveva parcheggiato l’auto in un box per invalidi davanti all’ospedale “Morgagni-Pierantoni” esponendo la fotocopia del permesso di una congiunta.

Falso che non è sfuggito al controllo degli agenti di una pattuglia della Polizia municipale che ha subito scoperto l’irregolarità. Inutile il tentativo del dottore, 45enne, di giustificarsi dicendo che a volte con la parente usavano anche quella macchina. La norma parla chiaro: il permesso deve trovarsi sull’auto nel quale è la persona che ne ha diritto. Non sono ammesse fotocopie, non è possibile utilizzarlo senza che sia presente l’intestatario. Una leggerezza o una “furbata” che gli è costata la denuncia all’autorità giudiziaria per falso documentale.

Il controllo

Il medico, in forza all’Ausl Romagna, lavora anche all’ospedale “Morgagni-Pierantoni”, ma non vive a Forlì, bensì in provincia. L’uomo aveva lasciato la sua auto nel piccolo parcheggio riservato a portatori di handicap, che ha una decina di piazzole, tra la camera mortuaria e l’ingresso principale dell’ospedale di Vecchiazzano. Proprio perché l’area è riservata a persone con un permesso sosta per disabili o problemi di deambulazione, oppure che accompagnano chi ha questo tipo di problemi, è tenuta sotto particolare controllo dalle forze dell’ordine e in particolare dalla Polizia municipale. È successo così che, verificando la regolarità delle auto in sosta, la pattuglia ha notato la stranezza del pass invalidi, che pareva palesemente una fotocopia. Le generalità del beneficiario del permesso, per motivi di privacy, sono riportate nel retro del foglio, non visibile, ma sulla facciata sono presenti i dati che permettono di identificare l’intestatario. È bastato un controllo con la centrale operativa per far capire agli agenti che il proprietario dell’auto non era la stessa persona che aveva diritto al parcheggio nel box invalidi. È stato accertato anche che il medico non stesse accompagnando la parente con disabilità.

La giustificazione

Quando il medico si è trovato davanti gli agenti della Municipale ha spiegato che a volte portava lui in giro la congiunta intestataria del permesso. Un tentativo di giustificazione che non gli ha evitato la denuncia per il tentativo maldestro di far passare quella fotocopia come un lasciapassare per parcheggiare nell’area delimitata dal simbolo della carrozzina. Falso documentale è la contestazione che gli è stata mossa, senza entrare nel merito se si sia trattato di una “furbata” o una leggerezza.

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