Tutti i 50enni di Predappio hanno fatto festa insieme

PREDAPPIO. L’idea era ambiziosa, cullata da quattro amici - Davide Cicognani, Gian Luca Gaddoni, Gigi Nanni e Lorenzo Facibeni -: organizzare un ritrovo per tutti i 50enni del comune di Predappio. E così è stato anche in termini di adesioni e partecipazione. L’adunata ha coinvolto tutti coloro che hanno avuto i natali nell’anno 1968, una sessantina sugli 86 venuti alla luce in quell’anno, e che poi avevano frequentato le scuole elementari di Predappio nel capoluogo, ma anche nelle frazioni di San Savino, Fiumana e Predappio Alta.

Serrate ricerche

«Perché a quei tempi – racconta Facibeni – le scuole erano dislocate in tutti i centri abitati. Così ci siamo davvero ritrovati in tanti. Una ragazza che frequentava le elementari a San Savino e che poi è emigrata in Belgio è tornata appositamente per questo appuntamento». L’organizzazione ha richiesto impegno e ricerche per radunare nomi, indirizzi, recapiti. «Ci siamo appoggiati soprattutto ai registri delle scuole e gran parte del lavoro l’ha svolta Davide Cicognani. Ma seguire le tracce di chi aveva cambiato residenza non è stata impresa facile». Eppure, mossi dal desiderio di portare a compimento questo ritrovo, i quattro organizzatori hanno messo in piedi l’iniziativa che si è concretizzata sabato scorso al “Bed & Breakfast” Casa Mora, in posizione panoramica vicino alla Rocca delle Caminate, gestito proprio da uno del gruppo, Paolo Camprincoli.

Quanti brividi

Grandissima l’emozione di ritrovarsi a distanza di tanto tempo. «Sono le piccole tensioni con cui ci si avvicina a questi appuntamenti che fanno parte della nostra vita e della nostra storia. Emozioni indimenticabili – assicura Facibeni, di professione Vigile del Fuoco – che ci porteremo sempre nel cuore». Per tutti un buffet ricco, tra aperitivi, antipasti, tre primi con strozzapreti e lasagna classica romagnola anche in versione vegetariana. Quindi la porchetta con il Sangiovese di Predappio prima della torta personalizzata con una montagna di panna intorno a cui hanno scattato il “clic” da custodire, prezioso come un monile d’oro, nello scrigno dei ricordi con l’immancabile ultimo brindisi prima dell’addio che poi è stato un arrivederci. «Adesso che ci siamo ritrovati sarà più facile rivedersi anche in futuro». Magari a 60 anni, non all’età della pensione che con i tempi che corrono non si sa davvero quando arriverà.

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