«Ricandidarmi? La decisione la comunicherò in casa del Pd»

Forlì

FORLI'. «Quando avrò deciso se ricandidarmi o meno non farò nessun post su facebook ma lo comunicherò in casa del Pd, da dove il mio percorso politico e amministrativo è partito».

Maggioranza e giunta

Il sindaco Davide Drei inizia così l’incontro pubblico promosso giovedì sera nella saletta di via Bruni - dove si sono radunate non più di una trentina di persone, dato questo che deve far riflettere sul grado di coinvolgimento attuale dei cittadini - dal circolo Acli “Romero” presieduto da Pierantonio Zavatti, che nell’introduzione ribadisce la personale convinzione che l’attuale primo cittadino debba ripresentarsi alle amministrative 2019. Dal canto suo la scelta del diretto interessato non dovrebbe tardare, passata la prossima ondata dei ballottaggi, e la sensazione è che abbia voglia di riprovarci. Il tutto in un contesto dove i quattro anni di mandato sono stati vissuti “pericolosamente” con varie entrate e uscite di assessori in giunta (rimpasto e dimissioni), reiterate espressioni di dissenso da parte di chi fa parte della maggioranza (i Verdi e Socialisti con il loro assessore Maria Grazia Creta), rapporti spesso “tiepidi” o addirittura conflittuali proprio con il Pd.

«Le alleanze devono essere strategiche e solide al momento della loro genesi – ricorda Drei evocando la campagna elettorale quando tre liste civiche a supporto del Pd riportavano il suo nome –. A volte, però, le architetture politiche possono anche vedere un assessore dover fare riferimento alle diverse anime che lo esprimono, magari in contraddizione tra loro. Invito comunque i Verdi a fare chiarezza una volta per tutte. Per quanto riguarda il Pd, dove andrò la prossima settimana, credo sia fatto da persone molto diverse tra loro. Forse è vero che a volte una parola di solidarietà aiuterebbe l’Amministrazione (ultimo esempio gli attacchi sul centro storico ndr), ma è anche vero che il partito non ha mai fatto mancare il sostegno leale che sono convinto proseguirà fino a fine mandato».

Aeroporto ed ex Universal

A margine del bilancio sui primi quattro anni il sindaco, oltre ad anticipare che lo stabile dell’ex albergo Universal in via Maceri è stato venduto (vedi articolo a fianco ndr) ricorda che Enac sta per esprimersi sull’unica proposta, di un gruppo di imprenditori romagnoli guidati da Ettore Sansavini e Giuseppe Silvestrini, arrivata per il nuovo bando sulla gestione del “Ridolfi”. Appuntamento all’inizio della prossima settimana con la risposta definitiva dell’Ente nazionale per l’aviazione civile che, se affermativa, darebbe il via all’iter per l’assegnazione dello scalo. «Se siamo arrivati qui – rivendica Drei – è perché noi e il deputato Marco Di Maio abbiamo fatto tutto il possibile per tenere aperta una strada per la riapertura della pista. Non dimentichiamo che siamo passati da un soggetto come l’imprenditore statunitense Robert Halcombe al quale, per primo, avevo già intimato il “game over”, a una squadra di imprenditori locali molto seria».

I punti forti

Aiutandosi con alcune diapositive Drei ripercorre i quattro anni in Municipio sottolineando come, «pur non essendo nel piano di mandato, l’impegno iniziale più grande è stato quello del risanamento dei conti, che registravano un disavanzo di 8 milioni e un debito fuori bilancio di altri 2». Sottolineando, poi, come pur in un contesto di crisi «siano stati confermati tutti i servizi per disabili, anziani (gli over 64 sono un quarto dei 118mila abitanti del capoluogo) e infanzia». Il piano investimenti 2014 - 2018, per complessivi 75 milioni, ha visto il 39% (quasi 30 milioni) impegnato su infrastrutture, viabilità e sicurezza, e il 16% sulle scuole (11 milioni). Tra le scelte ritenute strategiche che Drei sottolinea: il terzo lotto della Tangenziale Est, da San Martino a San Varano, finanziato da Anas (76 milioni), e con la novità di un ulteriore segmento che arriverà a Villanova per servire il nuovo carcere del Quattro (10-15 milioni il preventivo); la riqualificazione energetica e messa in sicurezza delle scuole; i progetti su San Domenico, San Giacomo e recupero di palazzo Merenda.

I rifiuti

«Qualcuno non ce la voleva far fare», dice - con malcelata soddisfazione - il sindaco di “Alea Ambiente”, la società “in house” per i rifiuti giunta ormai alla fase operativa. «E invece – rivendica – è una scelta strategica per applicare ai 13 comuni aderenti il “porta a porta” e la raccolta differenziata (con l’obiettivo di portarla al 74% entro un anno ndr) e arrivare a creare quell’economia del riciclo propedeutica a rendere inutile o residuale il ricorso agli inceneritori».

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