Paralimpiadi, la spinta per il canoista Daniele Nasole

Forlì

FORLI'. «Un forlivese alle Paralimpiadi? Per me sarebbe una grande soddisfazione: tifo per Daniele, perché coraggio, fatica e fiducia in se stessi vanno sempre ripagati». Così Bruno Molea, membro della Giunta nazionale del Comitato italiano paralimpico, commenta gli ultimi risultati sportivi di Daniele Nasole, il canoista 35enne forlivese “d’adozione”, appena rientrato vittorioso dai campionati nazionali velocità per la paracanoa. «Saputo della sua “marcia” verso Tokyo 2020, ho voluto nei giorni scorsi incontrare Daniele al comando provinciale dei carabinieri di Forlì-Cesena dove lavora sotto la guida del comandante, il colonnello Luca Politi - ha commentato Molea -. Confrontarmi con gli atleti con disabilità per me è sempre una grande opportunità: mi ricorda quanto la tenacia, il coraggio e l’impegno possano cambiare una vita. Io sostengo la sua corsa verso le Paralimpiadi, che non sono  - lo ricordo - Olimpiadi di serie B, semmai l’emblema di come lo sport possa determinare il cambiamento e la crescita di un individuo. In bocca al lupo a Daniele e alla mia città che potrebbe trovare in lui un glorioso ritorno ai Giochi olimpici».

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