Ospedaletto non ha ancora i “Velo Ok”. Fratto: «Bloccati i soldi per acquistarli»

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BERTINORO. I cittadini di Ospedaletto sono arrabbiati per i ritardi nel posizionare i “Velo Ok”, ma sembra che questi siano dovuti a un intoppo burocratico all’interno della Polizia municipale dell’Unione nella gestione dei soldi derivanti dalle multe.

Promesse mancate

Il sindaco Gabriele Fratto, insieme al consiglio di zona Bertinoro-Ospedaletto guidato da Davide Fabbri, aveva partecipato ad un paio di assemblee (il 17 luglio e il 27 novembre 2017) per installare le colonnine arancioni in cui si possono inserire autovelox, come deterrente alle alte velocità di chi transita in via Cellaimo, salendo da Forlimpopoli a Bertinoro e attraversando la frazione di Ospedaletto (dove un tempo c’era la discoteca “Porta d’oro”). Adesso, però, chi abita qui inizia ad arrabbiarsi perché delle colonnine promesse non se ne vede l’ombra.

Le proteste

Alcuni, nella pagina facebook del Comune, hanno rimarcato come: «A Forlimpopoli le hanno messe in poco tempo; da noi non se ne vede traccia». Le critiche sono rivolte sia alla giunta sia al consiglio di zona. «Abbiamo fatto due incontri e una raccolta di 150 firme per sollecitarli – chiarisce Fabbri – ora la palla è passata all’Amministrazione. Il problema è che le poche migliaia di euro che servono dovrebbero arrivare dalla Polizia municipale usando parte di quanto raccolto con le multe fatte a Bertinoro. A Forlimpopoli hanno scelto di finanziare i pali arancioni con i soldi del Comune. I consigli di zona ora non possono fare più di tanto».

La replica

«Sui “Velo Ok” – fa eco Fratto – rispetto a Forlimpopoli che ha usato risorse proprie, abbiamo richiesto alla Municipale dell’Unione di poter attingere da “fondi per proventi dalle multe effettuate” sul nostro territorio, non toccando altre risorse. Purtroppo da Forlì, al momento, l’avvio è stato bloccato per noi e per tutti coloro che hanno richiesto, come abbiamo fatto, l’installazione degli apparecchi, ma speriamo chiariscano i dubbi normativi al più presto. La proposta che un anno fa feci io stesso a partire dalla Strada provinciale Cellaimo e via via gradita per alcune strade monitorate, ci interessammo anche di altre Strade provinciali pur non avendo competenza formale, vedeva questa come unica soluzione sulla prevenzione della velocità. Sollecitiamo quotidianamente la risoluzione dei dubbi. Appena sbloccati i fondi noi e la Municipale siamo pronti». Insomma finché dall’Unione non arriveranno risposte i pali arancioni non si vedranno e la situazione di pericolo per i cittadini di Ospedaletto resterà immutata.

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