Universitari, giornale on line. «Noi una risorsa per la città»

Rimini

FORLI'. Graffiti graffiati sui muri dove, a parer degli Stadio, lasciare e lanciare messaggi d’amore. Già, ma ora il web offre tanti muri sui quali l’amore può essere declinato: per l’arte, la cultura, la politica, l’Italia e il mondo, per valori come uguaglianza e impegno civile, per la propria età nella quale la passione la si vive e la si può ancora trasmettere. Muri nei quali i giovani possono e vogliono scrivere e chiamare altri a farlo con loro.

Amicizia in aula

È questo lo spirito che anima “The Subway Wall”, un muro della metropolitana idealmente traslato su internet da tre studenti “fuori sede” di Scienze internazionali diplomatiche dell’Università di Forlì: Nicolò Boschetti, Elia Gelati, Daniele Conversa. Sono arrivati da Toscana, Veneto e Puglia e si sono conosciuti a lezione. Da questa al vivere la città, anche di notte, il passo è stato breve, ma proprio in un locale del centro storico, l’“Abbey Pub”, hanno mosso un passo molto più lungo: quello che li ha portati un anno fa a dare vita al blog thesubwaywall.net, diventato un vero e proprio giornale on line dove dibattere di politica nazionale e internazionale partendo anche da vicende forlivesi, dove pubblicare indagini e reportage.

La festa

Giovedì i tre fondatori si ritroveranno per una festa proprio all’“Abbey”, ma questa volta con loro saranno in tanti, amici e collaboratori che compongono una «redazione diffusa di 15 persone sparse da Forlì a Milano, da Bologna a Vicenza sino a Teramo». Una festa aperta alla città perché, come spiega Boschetti, «vogliamo confrontarci ancora di più con Forlì, con nuovi passanti di questa metropolitana che vogliano lasciare la loro impronta sul muro». Già, ma dalle bevute tra amici a un giornale on line ormai noto alla popolazione studentesca com’è stato il cammino? «Intenso e coinvolgente – spiega – perché il nostro obiettivo era risvegliare un po’ di passione per la politica e il modo in cui questa permea la vita quotidiana e la partecipazione che volevamo spronare c’è stata. Grazie a questa ci siamo spinti a fare anche due reportage ad agosto e gennaio da Ventimiglia per raccontare da punti di vista non banali, il problema dei richiedenti asilo. In più abbiamo promosso conferenze in collaborazione con altre realtà studentesche come “Reticolo Zero” di Bologna. Per questo siamo sì universitari, ma il mondo cui guardiamo va ben oltre l’Ateneo».

Redazione diffusa

In quello, però, vivono gran parte della giornata e hanno trovato collaboratori. «I compagni di corso che ci aiutano sono tanti – annuisce Elia Gelati – e grazie a loro ampliamo la rete di chi scrive e di chi ci fornisce spunti di riflessione. Ormai da tutta Italia». E Forlì capisce di avere questi “patrimoni”? «Non sempre – affermano Daniele Conversa e Boschetti – però organismi come la Consulta universitaria sono una chance per la città per capire che non siamo solo gente che arriva, mangia, studia e va via. Siamo una risorsa umana e sociale».

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