Terremoto, torna la normalità ma le scuole non riaprono

TREDOZIO. La terra smette di tremare e Tredozio torna a vivere nella normalità. Ma le scuole non riapriranno ancora domani, come inizialmente era stato previsto.

Ritorno alla normalità

Ieri pomeriggio la sindaca Simona Vietina ha partecipato a una riunione con il vicesindaco Domenico Pierazzoli e l’ingegnere del Comune Fabrizio di Lorenzo in cui si è deciso di tornare alla normalità, chiudendo la fase di emergenza seguita allo sciame sismico dei giorni scorsi. Le scosse di terremoto che si sono verificate a partire da giovedì sembrano essersi attenuate. In fondo, dopo la grande paura della notte di giovedì, ieri i tredoziesi sono tornati a dormire nelle proprie abitazioni. «Continueremo a vigilare sulla situazione e ad essere pronti all’emergenza come lo siamo stati in questi giorni – commenta la sindaca –. Il centro operativo sarà chiuso ma non riapriremo le scuole lunedì perché vogliamo fare altre verifiche».

La paura dei giorni scorsi

La macchina dell’emergenza si era attivata prontamente giovedì, soprattutto in seguito a tre scosse abbastanza rilevanti, rispettivamente di magnitudo 2.7, 3.3 e 3.7 della scala Richter. Altre ne erano state avvertite, di intensità inferiore. La gente aveva tremato e la Protezione civile locale, guidata da Fausto Ricci, aveva chiesto ed ottenuto dal Coordinamento forlivese della Pc una ottantina di brandine, che erano state montate in fretta nel Palazzetto dello sport. Qui, nella notte fra giovedì e venerdì avevano dormito poco più di una ventina di persone; mentre altre 200 avevano dormito nelle rispettive automobili in strada. Una notte differente dalle solite, con un’atmosfera “sospesa” in paese. Il coc è stato aperto anche nella notte di venerdì, ma in questo caso nessuno lo ha utilizzato.

I precedenti e le ultime scosse

«Alcuni anni fa (nel 1999, ndr) ci furono un paio di mesi di scosse di terremoto. Il nostro è territorio sismico, quindi restiamo allerta», ricordano in paese. In fondo a Tredozio si trova il vulcano più piccolo del mondo, sul monte Busca in località Inferno, in direzione di San Benedetto in Alpe. Segno che il terreno “scarica” energia. I tredoziesi rientrano piano piano nella normalità. L’ultima scossa importante si è avvertita venerdì notte alle 22.22, una, lievissima, ieri attorno alle 12. «Vorrei ringraziare i volontari della Protezione civile e le forze dell’ordine – conclude Vietina – la macchina dell’emergenza ha funzionato bene e tutto si è messo in moto in tempi brevi. Possiamo essere più che soddisfatti». La sindaca, insieme anche a funzionari arrivati dalla Regione Emilia Romagna e a tecnici del Municipio, ha fatto una serie di ispezioni, già venerdì mattina per verificare la tenuta delle strutture, soprattutto degli edifici pubblici e il bilancio è stato positivo: nessun danno significativo. Però le scuole non riaprono ancora perché i tecnici hanno bisogno di acquisire ulteriori elementi di valutazione, conferma la sindaca.

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