Ladri "a pesca", assalto al "Lago del sole"

Rimini

FORLÌ. Ladri a pesca nel laghetto di via Bidente all’interno della struttura dell’Asd “Lago del Sole”. “Armati” di reti da strascico e canotto, i malviventi hanno raccolto circa 40 chili di pesce che poi, sorpresi da un vigilante e dai Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile, hanno dovuto abbandonare per darsi alla fuga in tutta fretta.

L’allarme è scattato l’altra notte intorno alle 3.30 quando un vigilante, che di solito controlla il perimetro del “Lago del sole”, ha notato una catena di ingresso tagliata. Subito ha dato l’allarme al centralino dei Carabinieri, per poi entrare nella zona e notare almeno quattro persone allontanarsi in tutta fretta nei campi adiacenti la struttura.

Secondo una prima ricostruzione pare che i malviventi, sicuramente ben organizzati, si siano introdotti all’interno dell’area forzando una cancellata, poi utilizzando un canotto a remi si siano infilati nel laghetto, portando con loro delle reti che poi hanno lasciato cadere in acqua, praticando quella che si chiama pesca a strascico, intrappolando nelle reti i pesci. Si tratta di carpe, trote, pesci di acqua dolce, storioni, alcuni esemplari anche di alcuni chili di peso. Quando hanno capito di essere stati scoperti il gruppetto, ha mollato tutto, dandosi alla fuga per i campi prima che potessero essere bloccati. Hanno fatto perdere le loro tracce, lasciandosi alle spalle canotto e le reti nelle quali sono stati recuperati circa 40 chili di pesce. Alcuni capi sono stati rimessi in acqua, altri erano morti. Un danno comunque consistente per l’Associazione sportiva dilettantistica “Lago del sole”, molto nota non solo a Forlì per le sue strutture e le gare di pesca che vi si svolgono. Nelle immediate vicinanze dell’aeroporto di Forlì è composto da tre laghi. In particolare in uno dei tre laghi, molto grande, si svolgono gare di pesca. I pesci che si possono trovare sono rappresentati da carpe, carassi, temolo russo, breme e qualche pesce gatto. Danni anche sui fondali. Il furto potrebbe essere stato compiuto su commissione. Almeno 40 chili di pesce è rimasto nelle reti, con simili quantità è facile pensare che il loro destino fosse la tavola di qualche ristorante, magari fuori dalla Romagna.

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