La città prepara la prima “Maratona Dantesca”

FORLI'. Venti bambini, venti visetti che parlano dei paesi di mezzo mondo: è alla 4ªA della scuola “Dante Alighieri” che l’associazione Direzione 21 ha affidato il compito di presentare in conferenza stampa la quarta edizione di “Dante. Tota la cumegia”, omaggio al grande poeta che avrà il suo evento clou il 19 maggio. In quel giorno si svolgerà per la prima volta a Forlì la “Maratona dantesca” che dalle 8.30, inaugurata dal sindaco Davide Drei, farà risuonare davanti a San Mercuriale i versi delle tre cantiche. I circa 200 lettori e le 15 classi di Forlì e Castrocaro Terme si divideranno poi i 100 canti della “Commedia” e li offriranno al pubblico e ai passanti fino alle 23 circa e anche oltre.

Legame con Forlì

Del resto «è doveroso – spiegano Marco Viroli e Andrea Sansovini di Direzione 21– che in questi sette anni “strategici” prima del 2021, che segnerà i 700 anni dalla morte di Dante, Forlì offra il suo omaggio al poeta. Molti infatti i legami con la sua biografia, molti gli amici, e i nemici, che Dante ebbe nella nostra città». Anche per ricordare ciò, “Dante. Tota la cumegia” prevede diverse tappe: il 23 aprile, al Palazzo del Monte di Pietà Marco Marangon parla di “I numeri della Divina Commedia”, il 7 maggio Federico Bellini che con il direttore artistico Franco Palmieri e Francesca Fantini ha anche curato i laboratori nelle classi, approfondisce il “Dante esoterico”. Cesare Pomarici (28 maggio) affronta la riflessione su “Pier Paolo Pasolini e la riscrittura della Commedia”, mentre (20 maggio) è dedicata ad Andrea Brigliadori la “Camminata dantesca” guidata da Gabriele Zelli e Marco Viroli. A settembre e a Palazzo Romagnoli gli ultimi due appuntamenti: il 14 (giorno della morte del poeta) Gianluca Brusi parla di “Forlì ai tempi di Dante” e il 21 Manuela Racci tratta di “L’eros in Dante”. «Significativa la scelta del luogo della “Maratona” – commenta il sindaco Davide Drei –, quello spazio di fronte a San Mercuriale dove si verificò il “sanguinoso mucchio” citato nel XXVII canto dell’Inferno. E significativo è anche che la nostra lingua sia utilizzata per generare consapevolezza di sé e conoscenza dell’altro negli studenti e nei lettori, permettendo a tutti di vivere direttamente, nella propria esperienza di vita, questo caposaldo della lingua, della letteratura, e in una parola, della cultura del nostro paese». Gli aspiranti lettori possono rivolgersi a: ass.direzione21@gmail.com 331 8862632.

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