Lunedì dell’Angelo, torna l’antica fiera contadina

SANTA SOFIA. Torna la tradizionale fiera nel giorno del Lunedì dell’Angelo, che vedeva in passato il centro di Santa Sofia invaso dalla bancherelle di tantissimi espositori.

Tornare all’antico

«Quest’anno il nostro intento è aggiornare la fiera che si svolge come si consueto nel centro della nostra cittadina e che aveva perso da alcuni decenni il suo spirito originario trasformandosi in una sorta di mercato dopo si possono trovare vari prodotti – spiega il sindaco del centro bidentino, Daniele Valbonesi –. In passato, invece, l’appuntamento era legato alle tradizioni contadine con un importante mercato del bestiame. Spirito e radici che vorremmo riscoprire con decisione». E il Municipio ci proverà dedicando una parte della fiera proprio al mondo contadino e agricolo. «Se le cose andranno bene – riprende il primo cittadino – in futuro continueremo a sviluppare questo filone affiancandolo al turismo sportivo e ambientale, legato alla natura».

Le tradizioni

Il mercato contadino del bestiame a Santa Sofia, infatti, era strettamente legato al periodo pasquale: «il giovedì Santo – prosegue la nota del Comune – i contadini avevano l’abitudine di portare al mercato i buoi più belli e possenti, addobbati a festa con paramenti decorati: era la sfilata del “Bue di Pasqua”. Poi, dopo le celebrazioni della festività religiosa, si svolgeva la fiera del Lunedì dell’Angelo, che richiamava in paese tutti gli abitanti delle campagne circostanti per un momento di autentica festa e di svago dalle fatiche quotidiane».

Aiutare i superstiti

«Nel corso degli anni Settanta lo spopolamento delle campagne ha portato una drastica riduzione nel numero di allevatori e contadini a Santa Sofia – rievoca l’assessore al turismo Ilaria Marianini –. Per questo motivo oggi vogliamo valorizzare il lavoro e il grande impegno di quei pochi che hanno deciso di rimanere. In questo modo, l’edizione 2018 della Fiera del Lunedì dell’Angelo avrà uno spazio appositamente dedicato agli allevatori, ai produttori tipici e, in generale, alle nostre tradizioni. Speriamo di destare curiosità nei bambini, farli avvicinare agli animali, spiegando i segreti dell’allevamento di una mucca o quelli della coltivazione di un campo».

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