Ghiaccio, decine all'ospedale

FORLI'. L’emergenza arancione della Protezione civile regionale, con la possibilità che in pianura cadano un’altra ventina di centimetri di neve, ha spinto i sindaci del Forlivese a chiudere le scuole anche oggi, allungando per gli studenti una vacanza decisamente inaspettata che, complice anche l’occupazione di alcuni istituti sedi di seggio da domani a lunedì prossimo, rischia di riportare migliaia di alunni sui banchi non prima del 6 marzo.

Critiche comunque

E se a Forlimpopoli la decisione di tenere aperte le scuole ieri, unico comune a farlo insieme a Meldola e Castrocaro Terme-Terra del Sole, ha sollevato alcune polemiche, quella del capoluogo di proseguire la “serrata” ha causato proteste in senso contrario. «Non è possibile che si mettano centinaia di famiglie in difficoltà solo per le previsioni meteo – denunciano alcuni genitori che hanno contatto la redazione del “Corriere” – chi deve badare i propri figli a casa non può andare a lavorare. È assurdo». «La scelta – motiva il Comune – punta a garantire condizioni di maggior sicurezza possibile a fronte di un evento meteorologico di particolare intensità che ha visto nelle ore recenti raggiungere temperature estreme, con formazione di blocchi ghiacciati, e che proseguirà con una ondata di neve prevista in modo copioso anche in città e in pianura. La situazione continua ad essere costantemente monitorata dal Centro operativo comunale insediato in Municipio e attivo fino al termine dell’evento meteorologico. Le valutazioni per le giornate successive saranno effettuate a seguito della pubblicazione di ulteriori Allerte meteo». «Viste le previsioni di forti nevicate abbiamo deciso di chiudere – riprende da Forlimpopoli l’assessore Gian Matteo Peperoni – oggi (ieri ndr) non ci sono stati problemi. La Protezione civile aveva pulito gli accessi ai parcheggi e alle scuole e tutti sono entrati senza problemi».

Chiuse le scuole anche a Galeata e Civitella. Qui le frane si sono arrestate grazie al freddo, ma con la nuova neve e le temperature che torneranno alte l’allarme è elevato. Il sindaco Gabriele Fratto ha assicurato che a Bertinoro non si svolgerà attività didattica. «La situazione delle strade è tornata alla normalità – ha dichiarato ieri – ma, viste le previsioni, le scuole saranno chiuse. Stiamo approntando il piano neve e speriamo che l’odissea finisca presto». A Dovadola, Rocca San Casciano e Portico si era deciso fin da martedì di chiudere le scuole anche oggi. A Modigliana e Tredozio stessa scelta, così come a Predappio e Premilcuore.

Occhio ai pericoli

«In vista delle ulteriori fasi critiche rispetto alle condizioni atmosferiche, previste per oggi e domani (gelicidio) – scrive l’Ausl in una nota, allineandosi anche agli inviti alla prudenza diramati dal Comune – si invita la cittadinanza a limitare al massimo gli spostamenti e, in particolare per le persone anziane e/o con difficoltà motorie, a non uscire di casa se non per motivi indispensabili. L’Azienda sta ponendo e porrà il massimo impegno, anche mettendo in campo le risorse umane necessarie, per far fronte a questa fase di emergenza nel corso della quale, come prevedibile, l’afflusso di pazienti in pronto soccorso e presso le strutture sanitarie in generale, potrà verosimilmente aumentare».

E così in effetti è stato, almeno nelle ultime 24 ore, che hanno visto diverse decine di accessi al Pronto soccorso per traumi, al torace e agli arti inferiori, conseguenti a cadute per il ghiaccio che ha reso insidiosi marciapiedi e strade. Paura per un anziano ieri alle 17 in piazza XX Settembre. L’uomo è scivolato sui gradini ghiacciati del chiostro riportando un forte trauma cranico.

Polizia stradale

«In queste ore decine di pattuglie con tutto il personale disponibile sono state attrezzate per vigilanza, soccorso e rilievo dei sinistri spesso operando in condizioni proibitive», ricorda il comando della Polizia stradale. Nel dettaglio gli agenti del Distaccamento di Rocca San Casciano hanno soccorso ieri cinque autotrasportatori che si erano avventurati sulla Statale 67 per poi rimanere immobilizzati e riuscire a ripartire solo dopo alcune ore.

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