Malore fatale mentre sta giocando: muore bambino di 7 anni

Forlì

FORLI'. L’allarme, l’arrivo dei soccorsi e la constatazione, atroce, che una tragedia enorme si era consumata in pochi istanti. Sono gli ultimi attimi di vita di Diego Marisi di 7 anni, nipote di Adolfo - il noto allenatore di basket e figlio di Francesco, anche lui ex giocatore - vittima sabato sera di un malore improvviso mentre stava giocando nei locali di “Happyland”, la struttura alle spalle del PalaGalassi in via Punta di Ferro che dà in affitto spazi e giochi soprattutto per feste di compleanno.

L’allarme

Erano le 22.45 circa quando il 118 è stato avvertito del fatto che un bambino si era sentito male proprio durante uno dei tanti momenti festosi che si svolgono settimanalmente in quel locale. Contestualmente sono accorsi sul posto anche i Carabinieri della stazione del Ronco, avvertiti dell’agitazione dei famigliari per un supposto ritardo nell’arrivo dei soccorsi. Cosa che, orari alla mano, non sembra invece essere accaduta. Una volta che i sanitari sono giunti in via Punta di Ferro hanno riscontrato che il piccolo era già in arresto cardiaco e si sono prodigati nel tentativo di rianimarlo. Purtroppo risultato vano.

Anche la corsa diretti verso il Pronto soccorso del “Morgagni-Pierantoni” non ha sortito alcun effetto, il bimbo era ormai morto. Al pediatra del reparto ospedaliero, intervenuto comunque per la visita, il compito di constatarne il decesso.

Le cause

Sull’episodio per il momento non è stata aperta alcuna inchiesta da parte dell’autorità giudiziaria, tant’è vero che l’autopsia che potrebbe chiarire le reali cause della morte è stata disposta dall’autorità sanitaria, che ne ha facoltà in casi simili. Oggi si dovrebbe conoscere la data di svolgimento, mentre il corpo si trova attualmente nella camera mortuaria del “Morgagni-Pierantoni” a Vecchiazzano. Espletato anche quel controllo, potrà essere restituito alla famiglia per poter svolgere i funerali. Enorme la risonanza che la notizia ha avuto non solo tra quanti conoscono la famiglia ma anche tra chi è venuto a conoscenza della tragedia.

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