Affitti a canone agevolato, più sgravi per i proprietari che potranno aumentare i prezzi se migliorano gli immobili

Rimini

FORLI'. Dopo 14 anni viene rinnovato il patto territoriale fra amministrazione comunale, sindacati inquilini e associazioni dei proprietari immobiliari per la definizione dei contratti regolamentati a canone agevolato. Per chi affitta sottoscrivendo il  patto, il Comune sconta ulteriormente l'Imu. Dall'aliquota del 10,6 per mille applicata oggi, la porta al 9,6 per mille e su questa  viene calcolato lo sconto del 25% già previsto dalla normativa nazionale per chi affitta a canone agevolato. Questo per i contratti destinati agli affittuari che nell'alloggio in questione prendano residenza. Lo stesso accordo, siglato dalle associazioni della proprietà edilizia da un lato (Ape-Confedilizia, Asppi, Ance-Unindustria) e dalle le organizzazioni che tutelano gli inquilini dall'altro (Sicet-Cisl, Sunia-Cgil e Uniat-Uil) prevede anche la possibilità di affittare porzioni di case o per pochi mesi, soluzioni valide soprattutto per gli studenti, e in quest'ultimo caso con una maggiorazione del 10% del canone rispetto alle fasce concordate. Fasce che oggi tengono conto anche di una riclassificazione delle mappe, dal momento che ai tempi dell'accordo precedente risalente al 2004 alcune zone cittadine non risultavano edificate o non munite di servizi come oggi. A stabilire la fascia di prezzo concorreranno dunque  maggiormente elementi di qualità, sia dello stabile (come la sicurezza antisismica, accessibilità, risparmio energetico) che la presenza di servizi. In questo caso il proprietario può chiedere affitti più alti dimostrando gli interventi effettuati per migliorare l'immobile. Oggi sono circa 4.500 in città i contratti stipulati in base all'accordo precedente che oggi viene  aggiornato.

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