Posti a rischio per 350 insegnanti col diploma magistrale "cancellati" dal Consiglio di Stato

FORLI'. «La sentenza della plenaria del Consiglio di Stato, pubblicata lo scorso 20 dicembre, ha stabilito che il diploma magistrale conseguito prima del 2001-2002 non ha valore abilitante per l’insegnamento. Il che significa che il rischio nella provincia di Forlì-Cesena è la perdita del diritto di accedere alle graduatorie ad esaurimento (Gae) per ben 299 insegnanti, di cui 144 nell'infanzia e 155 alle elementari, e il posto di lavoro per 40 docenti di ruolo con riserva che da anni operano invece nella scuola pubblica, in particolare 8 all’asilo e 32 alla elementare». A lanciare l’allarme è il coordinatore provinciale del sindacato “Federazione lavoratori della conoscenza - Cgil”, Pierfrancesco Minnucci. «È una situazione che si trascina da troppo tempo, già 15 anni fa andava trovata una soluzione politica che è stata invece una grande assente. L’allora ministro Stefania Giannini nemmeno ci rispose quando le sottoponemmo un provvedimento che avrebbe evitato l’esito che oggi conosciamo – prosegue il coordinatore –. Ora, tutti coloro che hanno un ruolo in questa vicenda, con le organizzazioni sindacali rappresentative firmatarie del contratto nazionale in testa, devono adoperarsi per ricomporre la frattura che si è venuta a creare e che ha diviso i lavoratori a diverso titolo coinvolti, cioè diplomati magistrali e gli altri abilitati, per trovare soluzioni concrete». Questa la posizione di Flc-Cgil e delle altre organizzazioni sindacali che giovedì scorso hanno partecipato all’incontro al Ministero e anche a livello territoriale con il dirigente scolastico regionale. «Questa è stata la sede opportuna per esporre il problema, non lo sciopero di lunedì al quale non abbiamo aderito perché crediamo non si debba scioperare contro le sentenze in quanto tali – conclude Minnucci –. Ad ogni modo, la priorità al momento è di garantire il regolare svolgimento dell’anno scolastico in corso mantenendo i contratti di lavoro già in essere, su questo ci sono già pervenute rassicurazioni Il passo successivo sarà individuare il percorso che possa dare risposte al problema che coinvolge oltre agli insegnanti anche famiglie e bambini. Crediamo nell’introduzione di un concorso riservato ai diplomati magistrali, come prevede il decreto legge 59 per gli abilitati della scuola media, e la riapertura dei termini per l’inserimento nelle graduatorie d’istituto».