Truffe agli anziani. Arrestato 29enne. Aveva colpito 4 volte

Rimini

FORLI'. Arrestato un truffatore seriale ai danni di anziani che ha colpito sia a Forlì sia a Cesena. Un’operazione che ha visto il Nucleo investigativo dei Carabinieri e la Squadra mobile della Polizia lavorare insieme per dare un nome e un volto a un giovane che, tra il gennaio e il febbraio di quest’anno, ha provato a mettere a segno a Forlì - per due volte - a Cesena e Sarsina truffa contro persone anziane. In manette è fino un 29enne napoletano, identificato grazie a un video che lo riprendeva mentre cercava di raggirare un’anziana, e un’impronta lasciate nella casa della donna. Almeno due persone sono state indagate con le stesse accuse.

Le indagini

Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Federica Messina, hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare al giovane, residente a San Giorgio a Cremano. Sono quattro gli episodi contestati al giovane in provincia di Forlì-Cesena, sempre con la stessa tecnica: gli anziani, ultrasettantenni, erano contattati via telefono e informati da un finto maresciallo dei Carabinieri di un inesistente incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto un familiare dell’anziano e che questo familiare, a volte un figlio a volte un nipote rischiava, l’arresto per le lesioni riportate da altre persone. Situazione che si poteva “risolvere” con il pagamento di una somma tra i 2 e i 3mila euro, denaro che un addetto sarebbe andato a prendere entro pochi minuti. Cosa che puntualmente avveniva, perchè prima che l’anziano potesse fare delle verifiche alla porta suonava il giovane, che si qualificava come inviato di uno studio legale per riscuotere la somma. Se l’anziano non aveva il denaro con sè il truffatore si “accontentava” di somme minori o monili in oro. Gli episodi contestati si sono verificati a Sarsina il 30 gennaio (in questo caso il truffatore se ne era andato a mani vuote), lo stesso giorno a Cesena (bottino 100 euro e qualche oggetto d’oro), a Forlì il 1 febbraio (in questo caso due tentativi andati a vuoto). Proprio a Forlì la scena dell’incursione del truffatore era stata ripresa da un sistema di videosorveglianza, e su una porta era stata isolata un’impronta del truffatore. Le indagini di Polizia e Carabinieri hanno permesso di dare un volto all’uomo e anche di denunciare due soggetti che si ritiene complici del truffatore, perchè autori delle telefonate o intestatari delle schede telefoniche.

I consigli

Un’indagine che ha dato buoni frutti grazie alla collaborazione tra Carabinieri e Polizia. Proprio le forze dell’ordine ricordano come sia fondamentale chiamare immediatamente se si è contattati da chi si sospetta sia truffatore, senza toccare nulla se il malvivente è entrato in casa per non inquinare la scena e permettere riscontri scientifici. E anche se non si cade nel raggiro, avvertire subito le forze dell’ordine per consentire di inviare un’auto in zona e sventare altre truffe.

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