Fogne, chi è scollegato non deve pagare Ma quanti sono?

Rimini

FORLI'. Quanti sono i forlivesi che non sono collegati alle fognature? E quanti pagano le tariffe di depurazione e fognatura pur smaltendo le loro acque reflue in maniera alternativa, non essendo cioè collegati alla rete gestita da Hera? La domanda sembrerebbe semplice, ma la risposta fin qui non pare univoca, almeno nelle cifre.

La richiesta dei 5 Stelle

A sollevare la questione sono i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle che ricordano intanto un’informazione utile: chi non è allacciato non deve pagare. «In diversi Comuni, fra cui Forlì, i gestori idrici continuano ad applicare indistintamente a tutti gli utenti le tariffe di depurazione e fognatura, anche ai cittadini che non sono allacciati. Una sentenza della Corte costituzionale, la n. 335/2008, ha stabilito che le somme devono essere rimborsate con retroattività di 5 anni, si tratta mediamente di 400/500 euro a famiglia, che in tempi di crisi come questi non sono pochi» è la premessa dei consiglieri comunali Daniele Vergini e Simone Benini del Movimento 5 Stelle di Forlì. Per suffragare le loro affermazioni, gli stessi consiglieri hanno poi chiesto al Comune di sapere quanti siano gli utenti non collegati alla fognatura e quindi potenziali beneficiari dello sgravio in bolletta.

I numeri ufficiali

Il Servizio Ambiente del Comune ha fornito al Movimento 5 stelle gli elenchi, confermando che sono 2.975 le utenze («pari a 4.366 famiglie per un totale di 11.098 persone», calcolano poi Vergini e Benini) che non sono allacciate alla fognatura pubblica. Nel merito invece di quelle collegate alla fognatura pubblica laddove questa non è però collegata a un depuratore, il Comune specifica che «non esistono sul territorio comunale rami di fognatura che non vengono depurati ossia, anche le fognature miste non recapitanti al depuratore centrale hanno comunque un sistema di depurazione in sito». L’intento dei pentastellati era, ovviamente, sottolineare come Hera non proceda automaticamente ai rimborsi, anche perché la stessa sentenza non prevede questa modalità, mentre sono i cittadini a doversi attivare.

«Abbiamo quindi pensato, sulla scia di quanto fatto dai colleghi 5 Stelle del Comune di Medicina (nel comprensorio imolese, ndr), di presentare una mozione che impegni l’Amministrazione a inviare a Hera l’elenco aggiornato degli scarichi fognari presenti sul territorio, con richiesta esplicita di inviare agli utenti interessati, assieme alle prossime bollette, anche il modulo di richiesta per il rimborso», modulo che i 5 stelle intanto mettono a disposizione sul proprio sito. Ipotizzando addirittura che di 500 euro in 500 euro per quei 2.900 utenti, dando per scontato che tutti stiano pagando indebitamente, si arriverebbe a oltre un milione di euro di rimborsi. Ma è proprio qui che i conti non tornano.

I numeri di Hera

L’azienda multiservizi, interpellata in merito spiega, tramite ufficio stampa, di aver «provveduto, in passato, ad informare tramite comunicazione in bolletta gli utenti della possibilità di accedere al rimborso, qualora dovuto». Ma spiega anche che sono già tanti i forlivesi che effettivamente non hanno questo costo in bolletta. E le cifre non tornano rispetto a quelle fornite dagli uffici comunali. Per di più sarebbe stata la stessa azienda ad aver «fornito al Comune di Forlì l’elenco delle utenze che non pagano la fognatura e la depurazione, nonché l’elenco delle utenze che pagano la fognatura e la depurazione, ma recapitano i reflui in fognature non depurate». Le cifre che fornisce Hera sono queste: «Le utenze attive nel comune di Forlì al 30 giugno scorso sono 50.116, di cui 3.176 non pagano la tariffa di fognatura e depurazione e 154 recapitano i reflui in fognature non depurate». Dunque quelli che non pagano sarebbero già di più di quelli che al Comune risultano nella lista dei non allacciati; in più ci sono le 154 utenze “non depurate”, che secondo il Comune non esisterebbero. L’azienda specifica, inoltre, che tra gli utenti del servizio idrico «è bene distinguere quelli non allacciati alla fognatura da quelli allacciati a una fognatura non collegata al depuratore. Solo nel primo caso gli utenti non sono tenuti al pagamento della relativa tariffa ».

Correzioni in corso

Intanto, chi avesse il dubbio, e gli fosse sfuggita come è facile che accada, la comunicazione in bolletta, può correggere la propria posizione. Qualcuno che ancora sta pagando indebitamente non è affatto escluso che ci sia, si tratta di capire se sono quei 2.900 che intendono i 5 Stelle o i «casi isolati, in genere relativi a edifici vecchi e in campagna, dovuti per lo più a errori nelle mappe cartografiche a disposizione dell’azienda e non noti al gestore», che dice Hera. Resta il fatto che le richieste di esenzione devono essere avanzate ad Hera da parte dell’utente che, aggiunge l’azienda, « dovrà produrre valida autorizzazione allo scarico alternativo alla fognatura». Mentre in fase di apertura del contratto dell’acqua «deve dichiarare l’allacciamento o meno alla fognatura e depurazione, documentando con l’autorizzazione allo scarico alternativa, la correttezza amministrativa».

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