Conigli ammalati, catture e abbattimenti
Proliferazione
Nel parco si stima si possano trovare attualmente un migliaio di esemplari, molti dei quali sono stati letteralmente abbandonati nell’area, generando sovraffollamento e, quasi inevitabilmente, malattie. Circa 200 di questi sono stati catturati e analizzati dai veterinari che hanno valutato per quali di loro procedere alla soppressione tramite gas, o alla custodia in un recinto destinato alla quarantena.
Mobilitazione
« Abbiamo operato coordinando le varie forze in campo – spiega l’ingegner Gianfranco Argnani, dirigente del servizio ambiente del Comune –. Nel dettaglio eravamo presenti noi, due veterinari dell’Ausl e uno dell’Istituto zooprofilattico, la Polizia municipale con due pattuglie, 4 assistenti civici di supporto e oltre una ventina di cacciatori dell’Atc, i soli che hanno svolto materialmente le catture, vista la loro esperienza in merito. Con noi anche gli operatori della cooperativa agricola del Bidente, la più grossa in Italia che gestisce situazioni come questa dove vi sono popolazioni di animali malati, che ha messo a disposizione un proprio veterinario. A darci man forte i volontari delle Guardie zoofile ambientali e quelli delle Guardie ecologiche volontarie».
La procedura
I controlli hanno permesso di verificare anche la presenza di alcuni buchi nelle recinzioni, che sono stati chiusi per evitare che alcuni esemplari malati possano scappare. «Abbiamo bonificato l’area dove si trovavano già alcuni animali in quarantena, collocandone gli altri che abbiamo catturato. Purtroppo l’incidenza della mixomatosi che abbiamo riscontrato è molto alta, superiore al 60 per cento. Malattia contro la quale non ci sono cure e che vedono i conigli soffrire terribilmente». Catture così numerose come quella di ieri sono più facili in questa prima fase, visto l’alto numero di esemplari. Le operazioni procederanno di settimana in settimana fino a quando la verifica non avrà compreso tutti gli animali presenti.
E fino a quando l’Ausl non avrà certificato l’estinzione del focolaio dell’epidemia.
La polemica
Il consigliere comunale del gruppo misto Daniele Avolio aveva chiesto di poter assistere alle catture, protestando per il diniego ricevuto. «Bisogna immaginare – spiega Argnani – che in questi casi il parco diventa una sorta di cantiere dove l’accesso agli estranei non è consentito, per ovvie ragioni di sicurezza».