Badante ruba 40mila euro a 90enne e si fa intestare la sua eredità

Rimini

MODIGLIANA. Prelievi in contanti, bonifici, monili d’oro spariti. Un bottino di oltre 40mila euro quello che una collaboratrice domestica avrebbe sottratto al suo datore di lavoro 90enne. La donna è stata denunciata dopo l’indagine dei Carabinieri per furto aggravato, appropriazione indebita e circonvenzione di incapace. Anche perché la donna, di mezza età, si era fatta firmare un atto testamentario nel quale risulta essere beneficiaria del patrimonio dell’uomo, agricoltore modiglianese.

Casa ristrutturata

È stata la sorella dell’anziano a denunciare gli ammanchi nell’agosto scorso e a far partire l’indagine dei militari della stazione di Modigliana, che in breve hanno raccolto materiale e indizi per denunciare la collaboratrice domestica che aveva utilizzato parte dei soldi rubati per ristrutturare la propria abitazione. Evidentemente la donna pensava di poter raggirare l’anziano senza che nessuno si accorgesse di nulla. Ma quegli ammanchi nel conto corrente del 90enne non sono sfuggiti alla sorella dell’uomo, che vive nello stesso stabile.

Mesi di sottrazioni

È stata lei a denunciare ai Carabinieri i suoi sospetti. La donna, anche lei modiglianese, era stata assunta per assistere l’agricoltore 90enne nella faccende domestiche e per accudirlo. Con il passare dei mesi la donna aveva acquisito anche una certa fiducia da parte del padrone di casa, tanto che si era occupata anche delle finanze dell’anziano, pagando le varie bollette, le spese correnti, ma anche i braccianti che si occupavano del lavoro dell’agricoltore. Una libertà nella quale la domestica ha visto una grossa occasione per rubare i soldi, pensando anche di farla franca.

Prelievi e bonifici

Dall’abitazione dell’uomo a Modigliana, infatti, sono sparite diverse catenine d’oro, del valore complessivo di circa 2mila euro, ma soprattutto dal conto corrente dell’uomo i militari hanno notato nel corso dei mesi prelievi sistematici di 2.900 euro, oltre a bonifici che finivano accreditati nel conto della donna. Secondo i Carabinieri in quei pochi mesi sarebbero stati circa 40mila gli euro transitati dalle disponibilità del legittimo proprietario a quelle della collaboratrice, che avrebbe usato gran parte dei soldi per ristrutturare la propria abitazione in paese.

La perquisizione

I Carabinieri sono arrivati anche a perquisire l’abitazione della donna per cercare riscontri ai loro sospetti: sono stati trovati i monili rubati nella casa del nonnino, ma anche un atto testamentario con il quale l’anziano avrebbe intestato il suo patrimonio a lei, ad eccezione di un’abitazione che era stata promessa con un altro atto ufficiale a una parente. Documento che ora è valido a tutti gli effetti, se la magistratura non ravviserà il reato di circonvenzione di incapace.

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