«Aiutateci a trovare i nostri avi»
Tuffo nel passato
«Sì – ammette l’80enne – ho messo Forlì nel mio ruolino di marcia perché è la città natale dei miei “antenati”». Gentili assieme a Matilde Haydee Gastaldi, Miriam Gentili e Diego Nocete Far, rispettivamente moglie, figlia e genero, è stato accompagnato all’Anagrafe in piazzetta della Misura da Marcella Budesan, la titolare della bottega di acconciatura maschile “Marcy’s Style” in via Canestri dove casualmente gli uomini si sono fermati a tagliarsi barba e capelli. Visita infruttuosa, così come quella all’analogo ufficio a Cesena. «Forse i nostri avi provengono dalla montagna – dichiara la figlia Miriam in buon italiano, imparato dall’assidua lettura della “Domenica del Corriere” – adesso continueremo tramite ambasciata o consolato, allargando la ricerca anche al fratello del bisnonno paterno Gisto Gentili, che non si è mai mosso dalla Romagna. Saremo grati a chi ci aiuterà nelle nostre ricerche».
L’impressione
Dario Gentili, in pensione dopo una vita lavorativa passata a costruire porte e finestre, ha trascorso in Italia una vacanza abbastanza lunga per farsi un’idea della Penisola e dei suoi abitanti. «Ho trovato ambienti, città e monumenti molto più belli di quanto immaginassi – dice –. Sulla situazione politico-economica, invece, preferisco non esprimermi». L’italo-argentino non è tenero neanche nei confronti del Paese di nascita: «Pure noi viviamo una situazione difficile, con il costo della vita altissimo e molto malessere sociale». Fra poco ci saranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento e l’anziano esprime la speranza che le cose possano cambiare. Ma per ora, più di tutti, vuole ascoltare il richiamo delle proprie origini.