Nuova società per il "Ridolfi". Ora aderisce anche Cna

Rimini

FORLI'. Anche la Cna provinciale ha dato il suo contributo per la sottoscrizione del capitale necessario a costituire la società “Aeroporto di Romagna Spa”, che dovrà partecipare al bando promosso entro breve da Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) per la gestione ai privati del “Ridolfi”. L’operazione, coordinata dalla società di consulenza “Orienta Partners”, si è posta come termine per la raccolta dei 3 milioni 100mila euro la fine di ottobre. Se la somma dovesse essere raggiunta, si costituirà immediatamente la società che poi dovrà elaborare progetto e piano industriale per il rilancio della pista.

Le motivazioni

«Lo abbiamo fatto perché ci riconosciamo in una iniziativa che parte dal territorio – sottolinea Lorenzo Zanotti, presidente di Cna Forlì-Cesena – portata avanti soprattutto da imprenditori locali. In questo modo vogliamo dare un’opportunità alle oltre 10.700 imprese aderenti sul nostro territorio. L’aeroporto è una scelta strategica che può dare opportunità di lavoro alle imprese, in particolare ai comparti del trasporto (persone e merci), dell’agroalimentare oltre che del turismo. Un’occasione che ci sembra particolarmente importante in un momento in cui l’export è spesso una scelta strategica vincente. Notevole anche l’indotto in termini di beni e servizi che si creerà, si possono stimare investimenti in infrastrutture per circa una decina di milioni non solo a Forlì ma nell’intera provincia».

«L’aeroporto è una risorsa non solo per la nostra provincia – gli fa eco il direttore generale dell’associazione, Franco Napolitano – ma per tutto il sistema Romagna. È un progetto strategico perché punta a far diventare lo scalo un’infrastruttura che si connette strettamente con le altre presenti sul territorio come il porto di Ravenna o l’interporto di Cesena. Siamo in una posizione baricentrica dal punto di vista geografico, il perfetto anello di congiunzione tra la costa e l’entroterra, e potremmo attirare traffico anche dalle regioni confinanti. Questo vale in modo particolare quando si tratta di turismo e marketing territoriale. Rappresentiamo imprese di dimensioni medio-piccole, ma va detto che al giorno d’oggi la dimensione non sempre conta. Ci sono imprese piccole, ma di grande valore dal punto di vista ad esempio dell’innovazione tecnologica, per le quali può essere determinante avere un “ponte” verso altre aree italiane ed europee conquistandosi altre opportunità di sviluppo».

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