Tangente per un appalto in Sardegna, arrestato forlivese
Nel mirino delle indagini un appalto da 9,5 milioni di euro per la progettazione e l’esecuzione di un impianto di produzione di energia rinnovabile solare in un’area industriale in provincia di Nuoro, per il quale sarebbe stata pagata una tangente da 90mila euro. I fatti risalgono al 2014 e 2015. L’operazione, condotta dal personale dei nuclei di polizia tributaria di Cagliari ed Oristano, ha consentito di accertare che, in relazione alla procedura di gara (la cui «turbativa – si legge nell’ordinanza del Gip – può essere desunta dalle modalità di indizione del bando di gara e dagli incontri tra gli indagati»), «è stata provata in modo certo la corresponsione di una tangente di 89mila euro, destinata all’ex amministratore unico dell’ente pubblico sardo, a titolo di compenso per il buon esito dell’affare illecito».
Le attività investigative, operate anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche nonché l’acquisizione di documenti e di dichiarazioni rese da testimoni, hanno fatto emergere che il pagamento della prima tranche della tangente, a fronte della promessa di una somma di 135mila euro, sarebbe stata spartita tra il citato ex amministratore pubblico, un professionista – prestatosi a fatturare una fittizia prestazione professionale nei confronti della società cooperativa, per giustificare l’illecito passaggio di denaro – ed un intermediario, che ha ricoperto un ruolo determinante all’interno del sodalizio criminoso, in quanto è risultato essere il trait d’union tra il dirigente del consorzio e l’amministratore della società consorziata, necessario per far poi veicolare la tangente. Il forlivese al momento dell’arresto si trovava a Cagliari per motivi di lavoro, ovviamente non più legati alla Ceif, visto che la cooperativa è in fase di liquidazione.