«Lasciamo il lavoro fisso per viaggiare e far viaggiare»

Rimini

forlì

Gaetano Foggetti

Lasciano il lavoro a tempo indeterminato per mettersi lo zaino in spalla, armati di entusiasmo e professionalità che contano di spendere in giro per il mondo per mantenersi una volta terminato il “tesoretto” frutto di risparmi e trattamenti di fine rapporto.

Una sfida, ma più a ragion veduta di quanto non sembri, quella lanciata dai forlivesi Michelangelo Pasini, 34enne, e dalla fidanzata Elisa Lelli, 30 anni: lui direttore commerciale di un’azienda di prodotti da forno surgelati ma con una solida preparazione nel campo dei “social media” e della comunicazione digitale e lei infermiera professionale in una struttura privata.

La scintilla

«Da ormai 13 anni viaggiamo il mondo insieme – racconta Michelangelo, con una doppia laurea in Scienze internazionali e diplomatiche e in Comunicazione pubblica sociale e politica –. Abbiamo visto praticamente tutta l’Asia e il Medio Oriente e abbiamo pensato che questa passione potrebbe diventare un lavoro. Il mio blog dedicato proprio al “turismo sostenibile” (www.2backpack.it) ha tantissimi contatti e pensiamo che organizzare vacanze, ma prima ancora esperienze di vita, all’estero per quanti ce lo stanno già chiedendo possa avere successo. Sono convinto che non diventeremo mai ricchi ed è per questo, però, che ci sentiamo liberi di affrontare esperienze nuove ed esplorare altri tipi di vita, assecondando i nostri desideri e le nostre inclinazioni, consapevoli di essere in grado di mantenerci senza problemi in qualunque parte del mondo».

Esperienze utili

Socio della cooperativa sociale “Uniser”, Michelangelo crede moltissimo nell’attività di questa: sostenere la mobilità internazionale per l'apprendimento. «Questa deve diventare un vero e proprio pilastro del welfare – dice – perché maturare esperienze a contatto con altri popoli e altre culture è fondamentale. Nè io nè la mia ragazza siamo ereditieri ma parto consapevole di poter continuare a collaborare da remoto, appoggiandomi alla tecnologia, così come sono convinto che Elisa potrà spendere ovunque la sua professione di infermiera. Per il momento non abbiamo in mente di metter su famiglia, anche se consideriamo già tale la nostra coppia ma nel mio futuro mi vedo padre di tre figli o papa, allo stesso modo. Non mi pongo limiti».

Le tappe

La partenza il 6 o 7 aprile con un autobus che da Bologna li porterà in Croazia, a Fiume. «La prima tappa di un tour che proseguirà lungo i Balcani per poi a luglio, dalla Bulgaria, decollare verso l’India che sarà anche la meta del primo viaggio che vogliamo organizzare noi per gli altri, zaino in spalla ed ecosostenibile, l’unico che ancora funziona. Da quando la notizia della nostra scelta si è diffusa ho già ricevuto migliaia di contatti su blog e profilo facebook, per questo sono molto fiducioso. E poi se mi pento potrò sempre tornare in Romagna certo di trovare lavoro».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui