La città piange Piero Matteini «Se n'è andato un vero galantuomo»

Rimini

FORLI'. Un autentico signore. Definizione forse un po’ fuori dal tempo ma che rispecchia perfettamente ciò che era nel profondo Pierfrancesco Matteini (per tutti Piero), morto nelle prime ore di ieri mattina all’età di 77 anni nel reparto di Neurologia del “Morgagni-Pierantoni”, dove era ricoverato da qualche giorno reduce da un intervento chirurgico alla testa eseguito al “Bufalini” all’indomani del malore accusato il 15 febbraio. Bancario in pensione, socio del Lions Club Forlì Host e soprattutto presidente della Libertas Volley femminile.

Matteini aveva perso l’adorata moglie Rita il 12 febbraio 2007. Una compagna che tornerà ad affiancare, per sua esplicita volontà, quando le ceneri saranno poste al suo fianco nel cimitero monumentale dove ogni giorno andava a renderle omaggio.

I funerali si svolgeranno domani alle 10.30 nella chiesa di San Giuseppe Artigiano in via Cerchia. Accanto al feretro i tre figli: Roberta, Daniele e Giuliana, che gli avevano regalato gli adorati nipoti Eros, Valeria, Elena e Alessandro. Ed era con lo stesso atteggiamento del nonno premuroso, capelli e baffi candidi, che seguiva le sue ragazze della Libertas Volley, società che aveva rifondato nel 1988.

Unanime il coro di tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato. «Per noi Lions – ricorda l’ex assessore comunale Paolo Talamonti – era un punto di riferimento storico. E’ stato il più grande Governatore mancato, nel senso che se non avesse sempre rifiutato, com’era nel suo stile, avrebbe interpretato nel migliore dei modi quella carica. Una persona perbene, d’altri tempi». «Ha portato gli ideali lionistici nella sua Libertas – gli fa eco l’amico e collaboratore Sauro Bovicelli - e tutti i giorni ha lavorato per questa passione gestendola con lo spirito di servizio che lo caratterizzava. Ed è così che l’ha fatta crescere. Una persona dal cuore enorme, provo lo stesso dolore di quando persi i miei genitori». «Con la scomparsa di Piero se ne va una persona unica per umanità e integrità morale – recita proprio una nota della “sua” società, con tecnici e atleti – una figura importantissima per lo sport forlivese». Cordoglio anche da parte del sindaco Davide Drei che ne ricorda l’impegno dal 2007 al 2010 alla guida della Consulta comunale dello sport e la sua capacità di «trasmettere valori, etica e passione in particolare ai giovani e ai giovanissimi, grazie alla sua grande umanità e alla sua instancabile dedizione per la promozione dell’attività sportiva». «Era un uomo mite, pacato, sempre disponibile. Con la sua scomparsa, perdo un amico tra i più stimati, ma soprattutto il più valido alleato nella promozione dello sport tra i giovani», lo tratteggia il deputato forlivese Bruno Molea, presidente nazionale Aics, accomunato «dall’impegno congiunto nella promozione del volley tra i bambini. Un uomo buono, disponibile e gentile. Mancherà alla nostra città». Concordi anche Nicola Mangione e Gabriele Zelli, in procinto di passarsi il testimone alla presidenza del Lions Forlì Host. «Una persona autorevole e disponibile che al Club ha sempre dato tantissimo. Lo ricorderemo commossi nel nostro prossimo incontro del 9 marzo».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui