Chiude la storica Salsamenteria Tomba
«I clienti erano diventati troppo pochi per sopravvivere sul mercato - spiega lui stesso con una aria tra lo sconsolato e il rassegnato, ma comunque all’apparenza sereno - a quel punto ho deciso di tenere aperto per le feste di Natale per poi chiudere». E Canestroni, oggi 68enne e destinato alla pensione, aveva tenacemente mantenuto il timone dell’esercizio che tutti i forlivesi hanno imparato a conoscere proprio per la sua essenzialità che trasudava i ricordi di altre epoche, anche quando il fratello Franco aveva smesso di lavorare con lui circa quindici anni fa.
Nati da Solidea Mazzanti, a sua volta figlia unica di Elvira Liverani che negli anni ’60 era subentrata con il fratello Amerigo ai genitori Francesco Frattini e Giovanni Liverani il cui soprannome “Tomba” aveva dato il nome all’attività commerciale. «I miei bisnonni - prosegue Canestroni - aprirono a Carpinello nel 1906, per poi trasferirsi nel 1917 in via delle Torri, davanti alla sede della Banca nazionale del lavoro dove attualmente c’è una profumeria. Il bombardamento del 1944 aveva provocato parecchi danni al locale, così alla fine della guerra sono arrivati qui in corso Diaz dove al piano di sopra abbiamo traslocato anche come famiglia».
«Fino all’inizio della guerra vendevamo pure olio e marmellate sfuse - prosegue - poi il Comune impose scelte precise e noi confermammo quella di proporre carni di maiale e insaccati, in parte di nostra produzione».
Qual è il ricordo più bello? «L’aver trascorso questi anni all’interno di una bottega storica. Un negozio immutato nel tempo che ha sempre suscitato lo stupore di chi lo vedeva per la prima volta».