Nuove tecnologie e ascolto dei cittadini

Rimini

FORLÌ. Si è insediato lunedì Alfredo Catenaro, nuovo comandante del Corpo della Polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese. Ha preso servizio al posto di Elena Fiore che è andata in pensione nei mesi scorsi.

«Non solo di Forlì, ma di tutti i 15 Comuni dell’Unione» chiariscono i sindaci di Predappio e Rocca San Casciano, rispettivamente Giorgio Frassineti e Rosaria Tassinari, che hanno la delega alla Polizia municipale all’interno dell’Unione, volendo sottolineare come le difficoltà dei territori che compongono l’Unione non devono essere dimenticate.

Presto per fare progetti e presentare cambiamenti, ma idee chiare quelle illustrate da Alfredo Catenaro: «Ascolto dei cittadini, sinergia con le altre forze di polizia, sfruttare le possibilità della tecnologia per aumentare il senso di sicurezza». Nativo della provincia di Chieti, ma da anni residente a Forlì, 60 anni da compiere quest’anno, Catenaro è il classico poliziotto (ha guidato anche la Polizia stradale di Forlì, oltre ad aver lavorato in Questura) operativo, come ama definirsi. «Vengo da altre esperienze - sottolinea - sono appena arrivato e non posso ancora parlare di progetti, ma saremo attenti a nuove tecniche per garantire il controllo del territorio. Telecamere, targa system. Tutto quanto sarà utile per accrescere il senso di sicurezza dei cittadini sarà utilizzato. Penso che la mia esperienza nella Polizia possa essere un aiuto importante anche all’interno della Municipale».

Il sindaco Davide Drei lo ha introdotto sottolineando l’importanza del momento per l’Amministrazione. «Il profilo di Catenaro è stato selezionato tra quelli che ci sono arrivati - ha detto il primo cittadino -. È quello che ci ha convinto sia per l’esperienza come dirigente di Polizia, sia per il ruolo di gestione di situazioni di emergenza che ha ricoperto nella sua carriera. Siamo convinti che la sua esperienza aiuterà il percorso di crescita della consapevolezza nell’Unione, favorendo l’idea di un Corpo di polizia di prossimità che porterà maggiore coordinamento tra le forze di polizia».

L’esperienza sul campo sarà utile anche all’interno del Comitato provinciale per la sicurezza per far sentire anche la voce della Polizia municipale. «Vivendo a Forlì - riprende Catenaro - vedo gli occhi dei cittadini, mi piace ascoltare, sentire. Altro aspetto importante sarà spostarci su tecniche di polizia di prossimità. Quartiere per quartiere dovremo recuperare il senso di sicurezza dei cittadini. Abbiamo già qualche idea che svilupperemo. Per ora l’organico a disposizione per tutta l’Unione sarà di 130-140 uomini e donne. Ho trovato un’organizzazione buona. Io dovrò far camminare meglio questa macchina».

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