Ecco la nuova moschea in via Masetti

Rimini

FORLÌ. A lavori finiti, tirando le somme, sarà costata attorno agli 800mila euro. Tutti stanziati dalla comunità islamica del Forlivese e da persone che professano la stessa fede e che risiedono in Emilia. E’ la nuova moschea di via Masetti 4, che a marzo potrà dirsi ultimata.

Basta transitare nella zona artigianale di Villa Selva e alzare gli occhi al cielo in prossimità del cantiere all’ex capannone riconvertito a luogo di culto: a sovrastarlo da alcuni giorni si vede già una grande cupola costituita da fasce in alluminio color bronzo-oro alta 7,50 metri. Entro fine anno, poi, a fianco sorgerà anche un vero minareto di ben 17 metri di altezza, attualmente in lavorazione alla “Steel Pool Cantieri” di Forlì, l’azienda che ha realizzato fattivamente anche la cupola studiata e disegnata dall’architetto Pierfrancesco Padovano. Una volta eretto, mancheranno davvero poche settimane alla chiusura di un cantiere aperto nel marzo del 2014. «Sì - afferma Padovano -. I lavori dovrebbero concludersi a marzo 2017 e il luogo di culto potrà aprire a maggio per dare la possibilità ai fedeli di pregare per il Ramadan in un luogo più consono. Finiture a parte, da completare sono i frangisole e l’esterno dove gli 11mila metri quadrati di terreno che costeggiano l’edificio saranno dotati di parcheggio, percorsi carrabili e pedonali, aree verdi attrezzate».

Insomma, come ammette l’assessore al Welfare Raoul Mosconi, la comunità islamica di Forlì e del comprensorio, inizia a vedere un traguardo agognato sin dal 1998 quando si costituì il Centro culturale islamico ora presieduto dal tunisino Hicheam Khamassi.

«E’ da quell’anno che abbiamo avviato una raccolta fondi per dare vita a un nuovo luogo di culto - spiega lui stesso -. Da tempo è impossibile accogliere tutti negli 80 metri quadrati di via Fossato Vecchio, c’è sempre gente che prega in strada visto che quegli spazi vengono frequentati abitualmente da un minimo di 200 persone. In via Masetti, dove pensiamo di attivare anche dei corsi di lingua araba per i nostri figli nati in Italia, l’edificio, diviso in due grandi sale, ha invece un’ampiezza di 530 metri quadrati e può accogliere in preghiera fino a 350 persone».

Per acquistare il capannone dal Comune, nel 2008 sono stati spesi 430mila euro e questi soldi assieme agli oneri di urbanizzazione versati all’ente (27mila euro) e all’Imu provengono sino all’ultimo centesimo dalle tasche dei fedeli. «E’ così, il Comune non ha stanziato un euro ed è giusto non l’abbia fatto - ammette Khamassi -. Tra di noi abbiamo “venduto” un metro del nuovo centro al prezzo di un’offerta da 500 euro e da anni continuiamo a raccogliere fondi allo scopo di pagarci da soli la moschea. Ci sono nostri “fratelli” che abitano nei paesi vicini o che vivevano a Forlì e ora sono in Francia o Germania, che anche da là ci danno aiuto economico e noi continuiamo a chiedere sostegno perché quanto abbiamo non basta ancora». I lavori che restano da ultimare hanno un costo stimabile attorno ai 130-150mila euro per un totale che supererà quota 250mila euro. Quanti ne servono? «Abbastanza, per questo chiedo ancora a chi vuole di donare». C’è un conto corrente alla Banca di Forlì intestato al Centro di Cultura Islamica di Forlì. Iban: IT 02 P0855613207000000258757.

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