Le cartoline raccontano l'immagine della donna

Rimini

MELDOLA. “L’immagine della donna nella Grande Guerra” è la mostra che inaugura a Meldola sabato 10 settembre prossimo alle 17 alla galleria “Luigi Michelacci” (in Via Cavour, 60).
Una mostra illustrata e innovativa per indagare le origini dell’emancipazione femminile europea, la 15ª allestita dal Circolo filatelico-numismatico cittadino.
L’ esposizione trae spunto dalle esperienze femminili del primo Novecento, come quella dell’attrice meldolese Hesperia, per poi approfondire, anche in maniera comparativa, come la Grande Guerra rinnovò l’immagine della donna europea in un momento drammatico e fondamentale per il suo difficile cammino verso l’emancipazione. Per fare ciò i curatori dell’esposizione hanno scelto di affidarsi ai documenti dell’epoca, molti dei quali inediti, ed in particolare alle cartoline illustrate che, per popolarità e diffusione, costituirono a tutti gli effetti il primo esperimento di comunicazione di massa in Italia e all’estero.
«Quello di quest’anno - commenta il presidente del circolo meldolese Stefano Paneggi - è un evento che prende come pretesto la realtà locale, ma intende fornire al pubblico una panoramica europea su un tema importante della nostra società: l’immagine della donna nella propaganda del primo conflitto mondiale. Ringrazio di cuore il Comune di Meldola, i soci del circolo, tutti gli sponsor e i collaboratori storici che hanno reso possibile l’iniziativa».
Ad anticipare il taglio storico dell’allestimento è Francesco Billi, ricercatore castrocarese e già autore del libro “Il racconto postale della Grande Guerra”: «L’immagine femminile raramente viene considerata da protagonista nella narrazione storica. Eppure durante la Grande Guerra, attraverso la comunicazione, si diffusero valori e simboli che ancora oggi condizionano il dibattito sulla donna, i suoi diritti e la sua inclusione sociale. Dall’erotismo alla moda, dalle violenze alla satira, fino alle lavoratrici, alle crocerossine e alle prime soldatesse impiegate nel tragico conflitto mondiale: gli illustratori postali dell’epoca seppero raccontare con grande suggestione i primi passi di un complicato percorso verso la parità di genere. Un percorso ancora in divenire che, stando alle cronache quotidiane, viene costantemente allontanato dal traguardo finale a causa di nuove e vecchie minacce. La mostra meldolese, quindi, non vuole essere solo celebrativa, ma è concepita per ritrovare nel primo novecento gli strumenti utili ad interpretare l’attualità». La mostra rimarrà visitabile fino il 25 settembre ai seguenti orari: 16-19 tutti i giorni tranne lunedì e giovedì, 10-12 i festivi.

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