Drei, la scommessa persa con il partito

Rimini

FORLÌ. Con soli tre giorni di tempo rimasti per riempire tutte le caselle della nuova giunta che dovrà presentare per la fiducia al consiglio comunale di martedì 14, il sindaco Davide Drei sta faticosamente cercando di trovare soluzioni in grado di garantirgli la maggioranza dei consensi, anche se è all’interno dello stesso Partito democratico che sta mancando un appoggio aperto su cui forse contava.

La mossa di azzerare la squadra di assessori che lo ha affiancato per i primi due anni di mandato, infatti, può essere letta come una scommessa nei confronti del suo partito: non una sfida, quanto piuttosto un rialzare la posta in palio per rinnovare quella fiducia da parte dei vertici dell’organizzazione e della sua base che si è appannata da qualche tempo. Invece la direzione di martedì scorso ha dimostrato, al di là di un appoggio formale - condizionato però ad un rigidissimo vincolo di programma e di obiettivi per il prossimo triennio - che le critiche al suo operato ci sono, e neanche troppo velate.

E lo stesso Roberto Balzani, che lo ha avuto per cinque anni come assessore al welfare nella precedente legislatura, si dimostrebbe insoddisfatto di come il suo “discepolo” ha portato avanti quel rinnovamento rispetto al passato di cui si era fatto tenace sostenitore. Una “Rivolunione”, insomma - parola forte della campagna elettorale di Drei - che a giudizio dei critici non ha mantenuto le promesse. Posizione, questa, sulla quale si allinea anche il segretario territoriale Valentina Ancarani. Ma quello che il sindaco sembra non avere dal Pd locale, potrebbe invece riceverlo dal regionale, guidato dal segretario Paolo Calvano. Difficile non ipotizzare da parte di quest’ultimo un “caldo” invito a sostenere Drei martedì prossimo, a maggior ragione nelle settimana che precede i delicati ballottaggi a Ravenna, Cesenatico e Cattolica. Insomma, a quanto pare - e come in molti frangenti si è verificato nel biennio iniziale del suo mandato - l’inquilino del Municipio si deve guardare prima dagli “amici”. Nel frattempo, tornando alla faticosa costruzione della nuova squadra, potrebbero esserci i primi punti fermi sul fronte delle conferme, mentre su quello dei nuovi ingressi il quadro è ancora molto fumoso.

A fronte dell’addio del vicesindaco Veronica Zanetti, sembrano sicure le posizioni di Nevio Zaccarelli (mobilità e ambiente), Lubiano Montaguti (lavoro e istruzione) e Sara Samorì. In tanti, poi - tra questi l’ex consigliere regionale Thomas Casadei - anche con una campagna mirata su facebook, si stanno muovendo per sostenere l’ex assessore alla cultura Elisa Giovannetti. Quattro eventuali conferme, quindi. Basteranno per chi aveva chiesto una indigestione di novità?

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