Banca rapinata, sequestrati i dipendenti

Rimini

FORLÌ. I dipendenti della filiale della Banca di Forlì di San Varano, in via Firenze, se li sono trovati davanti ieri mattina al momento dell’apertura dentro gli uffici: passamontagna a coprire il volto, tuta mimetica e pistola in pugno. I due malviventi, penetrati dal bagno contiguo a quello della banca dopo aver sfondato il muro, hanno prima costretto il personale ad aprire la cassaforte e poi hanno chiuso tutti in uno sgabuzzino.

Con tutta probabilità professionisti, calmi e lucidi. Al punto da aver addirittura preparato e fatto affiggere un cartello all’ingresso dell’istituto che indicava come la filiale avrebbe aperto più tardi, alle 9.15, per non insospettire i clienti e avere più tempo per agire.

La conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che il colpo era stato studiato nei minimi dettagli, sfruttando la possibilità data da quell’appartamento sfitto al primo piano dell’edificio il cui bagno, appunto, confina con quello della banca. Non è stato difficile entrarvi forzando una tapparella e poi mettersi a lavorare fino ad aprire un buco dal quale sono passati quando il primo dipendente ha disattivato l’allarme ieri mattina. Un lavoro comunque faticoso, visto che alcuni dipendenti hanno raccontato ai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Forlì, coadiuvati dai colleghi del nucleo investigativo provinciale, intervenuti sul posto per aprire le indagini, di aver percepito nettamente l’odore di sudore dei due rapinatori reduci dalle fatiche con martello e scalpello.

Una volta fatto aprire il forziere della cassa continua, hanno razziato tutto il denaro che si trovava all’interno, per un bottino complessivo di 100mila euro.

Immobilizzati i quattro dipendenti con fascette di plastica ai polsi, li hanno chiusi all’interno del bagno per poi allontanarsi sempre con calma a piedi. Raggiungendo probabilmente una macchina parcheggiata nelle vicinanze. Il tutto è durato oltre mezz’ora, con le persone immobilizzate che sono riuscite a liberarsi solo attorno alle 10 per poi dare l’allarme. Secondo i dipendenti i malviventi erano italiani e parlavano con una apparente inflessione meridionale.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui