Attentato esplosivo contro un'osteria

Rimini

MELDOLA. Attentato contro un bar ristorante di Fiordinano. Nella notte un incendio e un’esplosione hanno devastato l’osteria “La Rocca”, nei pressi di Rocca delle Caminate. Il locale attualmente è chiuso per lavori di ristrutturazione che avrebbero portato alla imminente riapertura. Sulla natura dolosa non pare esserci dubbio, anche se le indagini dei Carabinieri di Meldola, coordinati dal sostituto procuratore Filippo Santangelo, non tralasciano nessuna pista. Ingenti i danni alla struttura. Quando Carabinieri e Vigili del Fuoco sono arrivati sul posto hanno trovato uno scenario inquietante, con finestre, saracinesche e panche che per lo scoppio erano state scagliate all’esterno del locale. All’interno tutto annerito, se non distrutto, dal fuoco e dal fumo. I proprietari sono due fratelli, Francesco e Jacopo Lanzoni, che hanno raccolto l’eredità della vecchia società, costituita dalla loro madre con un’altra socia, società finita, tra tante difficoltà, in una disputa legale che nel gennaio scorso aveva assegnato alla famiglia Lanzoni l'utilizzo del locale. Per il momento le indagini non escludono nessuna pista, da quella meno probabile, di natura politica, vista la coincidenza con il 28 aprile, anniversario della morte di Benito Mussolini (ma mai il locale o i proprietari avevano manifestato questo tipo di attenzioni), fino ad ipotesi legate all’attività commerciale. Capire chi potesse avere interesse a questo tipo di atto sarà al centro delle indagini, che si avvarranno anche delle relazioni dei Vigili del Fuoco per appurare la causa dell’incendio e dello scoppio e la cadenza temporale degli avvenimenti.

Tutto è accaduto comunque nel cuore della notte. A dare l’allarme una persona alle 6.11, mentre si recava al lavoro, che segnalava un possibile furto nel bar ristorante, visto che c'erano saracinesche sollevate e infissi in strada. Non era un furto, ma un fatto doloso: un familiare dei Lanzoni, passando da quella strada intorno all’una, non aveva notato niente di strano. Ecco quindi che il periodo durante il quale è stato messo in scena l’attentato si restringe in quelle poco più di 4 ore. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, i malviventi si sono introdotti nel locale da una finestra di un bagno sul retro, avvicinando un tavolo trovato all’esterno al muro per arrivare all’accesso, posizionato ad alcuni metri da terra. Una volta all’interno pare che l’esplosione si sia verificata nella zona della cucina, mentre gli altri locali siano stati anneriti dal fumo. Capire se si sia sprigionato prima l’incendio e poi l’esplosione o viceversa toccherà ai tecnici. Anche perché proprio in virtù del fatto che il bar ristorante non era aperto, non c’erano allacciamenti a luce o gas, ma la violenza dell’esplosione fa pensare a un piano preparato. Disperazione per i proprietari, che pare non avessero mai ricevuto minacce, visto che il ristorante non era ancora assicurato. Quell’apertura ormai imminente è stata allontanata da una notte di fuoco sulla quale ora si cercherà di fare luce.

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