Cassiere ruba 80mila euro dal bancomat per coprire le perdite dei giochi

Rimini

FORLÌ. Per coprire le perdite del gioco d’azzardo on line, prelevava cospicue somme di denaro dal bancomat. Ma lui non era un correntista, bensì un cassiere 25enne di un istituto di credito cittadino che negli ultimi sei mesi aveva fatto sparire oltre 80mila euro. Per lui non era difficile, essendo incaricato proprio di ricaricare il cassetto con i soldi. Quando ha capito che il cerchio si stava stringendo attorno a lui, ha simulato un incendio in banca per distruggere le distinte dei versamenti, cercando di far sparire le tracce.

Piano fallito che ha fatto scattare una denuncia alla Procura per danneggiamento seguito da incendio e appropriazione indebita. Una storia quasi incredibile se non fosse per le gravi conseguenze per il giovane, ora tenuto a casa dal lavoro. Il suo pentimento, aver capito l’errore e un passato immacolato anche agli occhi dei vertici della banca, non bastano per attenuare la sua posizione. Anche se la direzione dell’istituto di credito si era accorta che qualcosa non andava nell’atteggiamento del giovane, tanto da preannunciare uno spostamento dalla filiale alla sede centrale della banca, anche se la direzione parla di semplice turnazione. La situazione è precipitata lunedì scorsa quando, evidentemente, il giovane ha cercato di approfittare di un guasto al bancomat per coprire il suo malfatto. Il ragazzo, infatti, aveva ricevuto l’incarico di controllare il distributore che nel fine settimana aveva dato segnali di malfunzionamento. Dopo aver aperto il cassetto il cassiere si è allontanato e riavvicinato più volte alla sgabuzzino sul retro del bancomat dove viene ricaricato il distributore, fin quando i colleghi non hanno notato che si stava sviluppando un incendio dalla zona bancomat. Prontamente hanno spento il fuoco con l’estintore. In quel momento nella banca oltre al denunciato c’erano una collega e la vice direttrice, nessuna delle quali, come testimoniato dalle telecamere interne, si è avvicinata allo stanzino. Il piano del ragazzo era quello di distruggere le distinte che testimoniavano l’attività del bancomat: in questo modo non sarebbe stato possibile verificare l’ammanco, se non nei controlli generali della direzione, quando sarebbe risultato l’ammanco, ma non la filiale dove si era verificato. Il pronto intervento dei colleghi ha però rovinato il suo progetto: anche perchè alcuni dei fogli ritrovate avevano chiaramente odore di qualche agente infiammabile. Così i vertici della banca hanno deciso di chiudere la filiale e avvertire i Carabinieri. Le indagini, condotte dai militari del Nucleo operativo radiomobile e coordinate dal sostituto procuratore Federica Messina, hanno permesso di escludere l’intervento esterno, quindi i sospetti si sono concentrati sui dipendenti e in particolare su quel cassiere, l’unico ad essersi avvicinato al bancomat. I carabinieri hanno cercato di mettersi in contatto con il giovane per tutto il giorno, ma senza esito. E’ stato lui stesso, la mattina seguente a presentarsi in caserma, tutelato dagli avvocati Daniele Valentini di Forlì e Giada Battaglia di Bologna, ammettendo la sua responsabilità e raccontando il vortice nel quale era finito. Da mesi aveva perso ingenti somme in giochi d’azzardo on line, accumulando un debito di quasi 90 mila euro. Così aveva trovato il sistema per sottrarre quei soldi dalla banca: quando era incaricato di caricare il distributore automatico, scriveva nella distinta una cifra superiore ai soldi che metteva nel cassetto. La differenza finiva nelle sue tasche. Una malattia, quella del gioco d’azzardo, ha provocato al giovane una denuncia e il rischio del posto di lavoro.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui