Ferita col coltello, fermato un 39enne

Rimini

FORLÌ. E’ stato fermato nella sua abitazione nella notte e ora si trova agli arresti domiciliari dopo essere stato interrogato dal sostituto procuratore Federica Messina. La Squadra Mobile ha identificato l’uomo, 39enne, che venerdì pomeriggio, in un appartamento del centro storico, ha aggredito una prostituta sudamericana di 29 anni ferendola con un coltello e colpendola al volto con un pugno.

Un episodio grave anche se ancora tutto da chiarire. Forse già domani ci sarà l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari e lì si potrà sapere qualcosa in più. Ovviamente le versioni delle parti coinvolte, come spesso accade in questi casi, sono diametralmente opposte. La Procura ipotizza anche un’accusa di tentato omicidio, mentre la difesa nega tutto e anzi spiega che la discussione sarebbe nata perchè la ragazza lo voleva derubare. In mezzo una prestazione sessuale non pagata che potrebbe far pensare anche alla violenza sessuale. Un quadro ancora tutto da chiarire, tanto è vero che il magistrato Messina che ha in mano il fascicolo ieri mattina ha voluto sentire il 39enne, tutelato di fiducia dall’avvocato Daniele Valentini, quando di solito il primo interrogatorio avviene davanti al gip. L’arrestato ha parlato, reso la sua versione dei fatti, contestato quanto raccontato dalla ragazza.

L’episodio si è verificato venerdì pomeriggio in un appartamento del centro storico dove la ragazza si prostituisce e dove vive con una coinquilina. Il 39enne ha fissato un appuntamento e si è appartato in camera con la straniera. Dietro quella porta si nascondono i misteri e le doppie versioni. L’accusato avrebbe estratto un coltello e minacciato la ragazza che per difendersi avrebbe cercato di strappare la lama che si sarebbe anche spezzata. Le sue grida hanno attirato l’attenzione della coinquilina che avrebbe spalancato la porta trovandosi davanti l’amica insanguinata e colpita anche al volto con un pugno dal cliente che si è allontanato, perdendo anche il cellulare nella colluttazione. Completamente diversa la ricostruzione della difesa: l’uomo non sarebbe uscito di casa con un coltello, la discussione sarebbe nata perchè la donna aveva tentato di raggirarlo; sapeva di aver lasciato il cellulare mentre si allontanava e ha aspettato la Polizia a casa. Versioni opposte che dovranno essere chiarite. Per il momento l’uomo è agli arresti domiciliari, la donna ha una prognosi di 30 giorni per le ferite riportate.

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