La Lega Nord perde un pezzo a Castrocaro

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CASTROCARO. Alla fine rendono le tessere. La Lega Nord perde un pezzo a Castrocaro con la fuoriuscita definita del gruppo di “dissidenti” che per anni aveva animato la sezione locale del Carroccio fino alle incomprensioni, alle espulsioni di alcuni membri e i provvedimenti disciplinari (per la consigliera copogruppo forlivese Paola Casara, per i due castrocaresi, Sabrina Sbarzagli e l'ex deputato Corrado Metri), ratificati dalla segreteria nazionale anche dopo il loro ricorso, e fino al commissariamento circa un mese fa. Morale, il gruppo dice addio, rispedisce le tessere indietro, e di fatto azzera l’esistenza della sezione sul territorio. Qualcuno resta nella lista civica con cui è stato eletto, come Francesco Billi, altri per ora non è dato saperlo. Se ne vanno, ma non silenzio. La nota con cui annunciano le “dimissioni” è molto articolata e parte con la chiamata in causa dell’attuale segretario della lega Nord Romagna Jacopo Morrone, che avrebbe «suscitato diversi malumori destinati a generare divergenze interne al Movimento. Sono trascorsi pochi giorni e il dopo Pini si annuncia già problematico per la nuova gestione».
«Il nuovo corso della Lega Nord Romagna non ci rappresenta -scrivono sottoscrivendo con una firma collettiva, ovvero “ex segreteria Lega Nord Castrocaro Terme e Terra del Sole” -. Il nuovo segretario Morrone è stato eletto dopo un periodo di sistematici provvedimenti disciplinari assunti dalla gestione Pini, guarda caso di persone che erano contro l'appoggio a Tosi da parte del parlamentare romagnolo. Nonostante si siano tolti voti e voci critiche in vista del Congresso, la nomina del nuovo segretario è stata imposta per acclamazione in modo da evitare qualsiasi espressione di dissenso. La sezione di Castrocaro Terme e Terra del Sole è stata finora una delle sezioni più attive e una delle più colpite da tale condotta che ha provocato l'allontanamento di molti militanti e sostenitori in tutta la Romagna: basti verificare il moltiplicarsi dei commissariamenti e dei declassamenti in vista della data congressuale. Il nostro impegno politico non può proseguire in un contesto così turbato e provocatorio. Dalla totale assenza di confronto e di dialogo interno al Movimento deduciamo che nella nuova Lega Romagna non ci sia più spazio per noi, e dunque scegliamo di fare definitivamente un passo indietro. La nostra attività è sempre stata rivolta prioritariamente alle esigenze del territorio e dei cittadini, con ottimi riscontri elettorali e numerose soddisfazioni, mentre non siamo interessati a manovre di partito finalizzate alla carriera di singoli predestinati e imposti senza confronto interno».
Per parte sua Jacopo Morrone taglia corto: «Da tempo ormai questo ristretto gruppo di persone non si impegnava per il movimento e per questo è scattato il commissariamento. Avevano reso la sezione una sorta di circolo chiuso, mentre c’era un grande bisogno di aprirsi al territorio, ai giovani. Questo sta accadendo, e stiamo tesserando nuove persone anche in quel territorio che non resterà scoperto. La Lega nord non ha bisogno di persone come queste, auguro loro buona fortuna, noi andiamo avanti per la nostra di strada».

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