«"Ridolfi", c'è la convenzione ora il piano»

Rimini

FORLÌ. E’ ufficiale: ora “Air Romagna” potrà disporre per i prossimi trent’anni del “Ridolfi”, dopo aver vinto il 19 settembre 2014 il bando internazionale per la sua gestione. Il suggello ad un iter lunghissimo e tormentato ieri pomeriggio alle 14.30 a Roma quando Robert Halcombe, il manager statunitense maggior azionista della società, ha siglato la convenzione firmata anche da Alessio Quaranta, direttore generale di Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile). Sindacati e Comitato, però, chiedono di conoscere entro breve tempo il piano industriale, finora solo abbozzato.

L’imprenditore a stelle e strisce era da solo, senza i soci Armando De Girolamo di “Lotras” e Calisto Maurilli di Siem, titolari rispettivamente del 5 e 3 per cento delle quote. Con lui l’avvocato di fiducia.

L’incontro con Quaranta è stato cordiale, con Halcombe che ha illustrato al responsabile di Enac ciò che c’è ancora da fare per lo scalo forlivese.

Ultimo atto. Dal canto suo l’Ente per l’aviazione civile, in una asciutta nota, ha dato notizia dell’avvenuta firma ricordando che «tutta la documentazione necessaria ai fini dell’emanazione del relativo decreto interministeriale di concessione è stata trasmessa, così come previsto dall’articolo 704 del Codice della navigazione, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i seguiti di competenza». Ultimo atto, quest’ultimo, dell’estenuante odissea di adempimenti burocratici ai quali “Air Romagna” ha dovuto assolvere.

Preoccupati. Dal canto loro i sindacati hanno chiesto un incontro con Halcombe non nascondendo le preoccupazioni per la perdurante mancanza di un piano industriale che vada oltre le promosse dei mesi scorsi. Sul piatto la situazione di circa 70 lavoratori di Seaf, Colas e Colav (vigilanza e facchinaggio), gran parte dei quali hanno esaurito la Cassa integrazione finendo in mobilità. Per quanto riguarda i voli il manager ha garantito di avere già accordi con alcune compagnie ma bisognerà capire che tipo di vocazione (commerciale, turistica, cargo) vorrà dare allo scalo.

Chiarezza. Decisamente più marcata la presa di posizione di Mario Peruzzini, presidente del Comitato che in questi mesi ha sostenuto il rilancio del “Ridolfi” tenendo viva l’attenzione dell’opinione pubblica. «La firma della convenzione è un punto di partenza - sottolinea - ed ora ci auguriamo che “Air Romagna” voglia fare sul serio senza sprecare altro tempo».

«Il paradosso - prosegue - è che stiamo perdendo posti di lavoro con una società che è ancora senza dipendenti e che non ha illustrato il proprio piano industriale, a questo punto irrinunciabile, che chiediamo di vedere entro breve. Garantiamo a tutte le parti interessate che staremo col fiato sul collo della società per capire cosa vuole fare».

 

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