Lotta senza quartiere a scritte e graffiti

Rimini

FORLÌ. Adesso a completare il mosaico del nuovo “Quartiere della cultura” manca un solo tassello: la riqualificazione di piazza Guido da Montefeltro. Un piccolo ma significativo anticipo di un progetto che l’Amministrazione intende avviare entro il 2016 una volta terminati i lavori di allestimento del “parcheggio sostitutivo” di via Romanello (già in corso per una spesa di 300mila euro) è stato inscenato ieri quando 10 studenti delle classi 3ª e 4ª della sezione Arti figurative del Liceo artistico e musicale, accompagnati dalle insegnanti Iole Zaccarelli e Cecilia Pedulli hanno raggiunto la “Barcaccia” per iniziare a ripulirla dai graffiti accumulatisi per anni sui propri pilastri. Una sola giornata di lavoro quella cui i ragazzi si sono prestati, affiancati dalle ditte specializzate “Ated 2” e “Giglioli Colori”. Insufficiente a ripulirla tutta e mettere mano, come nelle intenzioni, anche al tunnel che da via Andrelini porta al Parco Urbano, ma che di fatto avvia due progetti in uno: il recupero della piazza e la campagna “#ForlìAmo-Cerca il Muro” che vuole sollecitare il coinvolgimento diretto dei cittadini a partire dagli studenti per rintracciare sui muri del centro storico scarabocchi e scritte da segnalare al Comune e poi da ripulire.

«Questo è solo il primo di una serie di incontri volti a coinvolgere i forlivesi nella tutela del proprio bene comune - afferma il vice sindaco Veronica Zanetti -. I muri sono di tutti e l’attenzione al decoro deve essere anch’essa di tutti. Perciò, a fianco dell’azione quotidiana della Polizia municipale abbiamo lanciato una settimana fa una campagna che chiede ai residenti di fotografare muri imbrattati con il proprio smartphone e di inviare l’immagine geolocalizzata all’indirizzo di posta elettronica: fotoforli@gmail.com entro il 30 giugno. Faremo una mappa dei luoghi da ripulire e a ottobre inizieremo a farlo sulle pareti di proprietà pubblica, passando dal degrado al decoro. Chiunque potrà aiutarci, ci divideremo in squadre a seconda delle competenze e delle tipologie di muro che richiedono prodotti e tecniche diverse e gli studenti del Liceo artistico e musicale saranno i tutor». Dal 23 maggio sono già state inviate quasi 50 foto. Intanto, con l’azione di ieri, alcune scritte ai piedi della “Barcaccia” sono scomparse e come spiegano le ditte che hanno fornito i prodotti «grazie a uno speciale impregnante se qualcuno torna a sporcare, il muro non assorbe più la vernice e basterà passare con acqua e straccio per lavare via la scritta».

E per dare sfogo ai graffittari, il Comune pensa a pareti in città dedicate a loro e agli studenti. «Sì – chiosa Zanetti – anche i muri possono essere tele, ma per l’arte. Qualche luogo lo abbiamo già individuato e anche alcuni privati si sono fatti vivi per proporci dei propri spazi».

 

 

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui