Devastante incendio alla "Sauro Fabbri"

Rimini

PREDAPPIO. Un incendio ha seriamente danneggiato lo stabile delle pompe funebri “Sauro Fabbri” di Predappio. Le fiamme sono partite dai lavori sul tetto di una casa in ristrutturazione. Ingenti i danni, si parla di 150mila euro. Evacuati, ma solo per sicurezza, i bambini dell’asilo nido adiacente, che hanno concluso la giornata nella sede della scuola elementare. I Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare per ore prima di domare le fiamme.

Nessun ferito, ma problemi per l’agenzia, anche se grazie alla sede di Fiumana l’attività dell’agenzia prosegue, visto che i mezzi sono stati salvati e recuperati.

L’allarme è scattato ieri intorno alle 12 in via Genova, a Predappio. Al civico 8 si trova l’agenzia di pompe funebri “Sauro Fabbri”, della famiglia del presidente del Forlì Calcio Stefano Fabbri, titolare della “Romolo Venturelli”. A scatenare l’incendio, secondo una prima ricostruzione dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri di Predappio, intervenuti subito in massa, sarebbero i lavori sul tetto di una casa adiacente al capannone. Gli operai stavano compiendo lavori di isolamento sul tetto, con il deposito di carta catramata. Poi sarebbero andati a pranzo, ma il calore sprigionato avrebbe provocato le fiamme che immediatamente si sono propagate all’attiguo capanno della “Sauro Fabbri”. In quel locale si trova il garage con i mezzi (due carri funebri e due furgoni per il recupero delle bare), due uffici di ricevimento e un deposito dove si trovavano circa 70 bare, tutte andate distrutte. Da via Genova si è alzato un fumo denso che ha reso difficilmente respirabile l’aria. Per sicurezza i bambini dell’asilo nido poco distante (35 alunni e sette maestre) sono stati fatti salire sullo scuola bus e portati alla vicina scuola elementare per concludere le lezioni. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Predappio e diversi mezzi dei Vigili del Fuoco che hanno lavorato per circoscrivere le fiamme perchè non si propagassero. Alla fine però i danni secondo una prima stima potrebbero essere di circa 150mila euro. Nella gravità dell’episodio rimane il fatto che l’agenzia può proseguire la sua attività grazie alla filiale di Fiumana.

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