Timori sul Gruppo Ferretti

Rimini

FORLÌ. C’è il rischio di un serio ridimensionamento dell’occupazione negli stabilimenti Ferretti. Per giovedì prossimo la direzione aziendale ha chiesto un incontro urgente alle organizzazioni sindacali. «All’ordine del giorno - spiegano Domenico Parigi (Fillea Cgil), Antonio Grumelli (Filca Cisl), Angelo Rossi (Feneal Uil) e le Rsu Stabilimenti Ferretti - c’è la revisione del piano industriale 2013/2018 che pure era stato approvato. Quest’ultimo, presentato alle Rsu aziendali ed alle organizzazioni sindacali nel dicembre 2012, prevedeva importanti investimenti sul piano commerciale e dal punto di vista produttivo. Lo stesso piano implicava sforzi e sacrifici da parte dei lavoratori in un ambito di razionalizzazione dei costi industriali. Si prevedeva il mantenimento dei livelli occupazionali e la valenza strategica di tutti i siti produttivi».

«Sarebbe oggi inaccettabile - dichiarano i sindacati che rappresentano 420 fra addetti e impiegati - se la revisione del Piano industriale fosse basata sulla riduzione dei costi e dei livelli occupazionali, senza che si sia dato in alcun modo corso agli impegni assunti, una revisione del piano industriale, a maggior ragione se ciò implicasse il ridimensionamento o addirittura la messa in discussione dei cantieri produttivi».

Fillea Cgil, Filca-Cisl, Feneal Uil di Forlì e i lavoratori Ferretti del cantiere di Forlì, in attesa di ricevere informazioni tempestive sull’incontro del 23 gennaio hanno proclamato l o stato di agitazione. I lavoratori del cantiere forlivese del Gruppo nautico conferiscono mandato al coordinamento sindacale e chiedono l’interessamento delle istituzioni (Comune, Provincia e Regione) per proclamare tutte le iniziative di lotta che si riterranno più opportune (compreso lo sciopero), con le modalità e per la durata che saranno ritenute necessarie.

 

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