David Byrne e l'utopia americana

Ravenna

Produttore, fotografo, regista, autore, musicista dalle mille sfaccettature e pure artista visuale. Figura cardine del panorama rock alternativo degli ultimi quarant’anni, fondatore e leader degli storici Talking Heads, ma anche instancabile sperimentatore e “connettore” di culture musicali diverse: David Byrne è tutto questo e molto altro ancora. Americano di origine scozzese, nella sua lunga e ancora molto attiva carriera si è anche portato a casa un Oscar per la migliore colonna sonora (“L’ultimo imperatore”, 1988), un David di Donatello quale miglior musicista (“This must be the place”, 2012) e un altro per la miglior canzone originale (“If it falls, It falls”). Il tutto all’insegna di contaminazione, creatività e sperimentazione. Così come sperimentale e contaminato è il suo nuovo album uscito a marzo – a ben 14 anni di distanza dal precedente – “American utopia”, che vede la collaborazione tra gli altri di Brian Eno. Un titolo provocatorio che sottende a una domanda: è ancora possibile immaginarsi una società diversa e vivibile?

David Byrne sarà in concerto il 19 luglio al Pala De André per il Ravenna festival. Un concerto che lo stesso Byrne ha definito «lo spettacolo più ambizioso che abbia mai fatto da “Stop making sense”». Il tour planetario che ne accompagna l’uscita, già sold out in gran parte del mondo, fa tappa in Romagna per un live show particolarissimo dal punto di vista scenico e fortemente percussivo, e che per forza di cose si preannuncia imperdibile.

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