Passo indietro di Amazon, gli artigiani romagnoli vincono la battaglia

Lugo

Passo indietro di Amazon. Il colosso dell'e-commerce rinuncia a commercializzare gli F-gas, i gas fluorurati a effetto serra, utilizzati prevalentemente negli impianti di condizionamento dell'aria e nelle pompe di calore. Che tra le innumerevoli offerte della piattaforma on line ci fossero anche questi prodotti se ne erano accorti gli artigiani di Cna che erano ricorsi alle carte bollate obiettando che si trattasse di una vendita illegale. Amazon, infatti, non ha il cosiddetto patentino del frigorista, ovvero il “bollino” per cui questi gas possono essere venduti esclusivamente da persone ed imprese in possesso della certificazione.

Tanto che diverse piccole imprese aderenti alla confederazione artigiana, tra cui alcune dell'Emilia-Romagna, hanno avviato un procedimento legale. Artigiani contro Amazon: "Davide contro Golia", ammetteva la Cna, che oggi canta vittoria.

Era stata fissata nei giorni scorsi la prima udienza del “match” ma, fa sapere appunto la Cna, "non è stato necessario l'intervento del Tribunale: Amazon ha siglato un accordo con le imprese che hanno fatto ricorso e a provveduto a rimuovere spontaneamente qualsiasi vendita di F-gas dal proprio portale. Inoltre, è stato attivato un canale di comunicazione diretto per consentire la segnalazione da parte di Cna di eventuali altre offerte dei prodotti in questione".

Il colosso dell'e-commerce ha inoltre confermato che tutti i venditori devono seguire le sue linee guida di vendita e le regole vigenti nel paese in cui operano, arrivando a prevedere la chiusura degli acconti di quanti non rispettassero queste regole: "Si tratta – commenta la Cna - di un'importante presa di coscienza di Amazon, che è andata ben oltre le richieste avanzate in sede cautelare". Per gli artigiani, "particolarmente importante è l'apertura di un canale privilegiato che ci consentirà di segnalare comportamenti non conformi che dovessero sfuggire ai controlli automatici della piattaforma di e-commerce. E' un importante risultato associativo - conclude Cna - che dimostra come sia più facile difendere in modo efficace gli interessi delle imprese, soprattutto di fronte a controparti dotati di un enorme peso economico e finanziario".

Nel contenzioso con il colosso dell'e-commerce si erano schierate appunto anche alcune aziende dell'Emilia-Romagna entrando nel provvedimento: una di Lugo, una di Modena, una di Parma che rappresentavano i “testimoni dell'accusa” ma erano pronte a entrare nel ricorso anche altre tre aziende di Forlì-Cesena, ma la Cna ha spiegato che il tetto consentito era già stato raggiunto. Si trattava, del resto, di una faccenda sentita perché coinvolge diversi termoidraulici, frigoristi, riparatori di elettrodomestici e coloro che trattano o commercializzano impianti che contengono gas fluorurati. Da una stima di Cna, solo a livello della provincia di Forlì-Cesena, le imprese più direttamente coinvolte sarebbero state oltre 500 e mille nel modenese.

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