Faremutua cresce e pensa a nuove forme di partecipazione

Forlì

FORLI'. Il bilancio 2017 della mutua associata a Legacoop Romagna si è chiuso con risultati che confermano la consistenza e il forte radicamento tra i tantissimi soci a cui fornisce protezione e assistenza sanitaria. Ora allo studio ci sono nuove forme di partecipazione.

Il bilancio

Faremutua, la società nata per fornire agli associati delle cooperative una tutela sulla salute fornendo protezione e assistenza sanitaria ai dipendenti, ha chiuso il 2017 con un bilancio che, come ha sottolineato il presidente Marco Gaiba nella sua relazione all’assemblea di bilancio tenutasi nei giorni scorsi, «ha dato ulteriore solidità in termini quantitativi e qualitativi alla gestione dell’ente». Un dato significativo è l’aumento del numero dei soci, che sono passati da 58.415 del 2016 ai 71.732 dell’anno passato, un incremento sostanzioso che testimonia del buon lavoro fatto. Di questi soci, 42mila sono lavoratori del settore della RSA, mentre oltre 15mila appartengono al comparto delle cooperative sociali. Circa 13.000 sono iscritti del settore call center outbound e un migliaio operano in altri settori quali l’edile, i servizi, l’agricoltura, i trasporti, il commercio. Infine 1.300 circa sono lavoratori di altre categorie (poco più di 90 sono soci coop e il resto pensionati).

Progetti futuri

In merito ai progetti di crescita, il presidente ha specificato che in coerenza con gli scopi di Faremutua, cioè individuare e offrire ai soci assistenze utili alla vita familiare, «la società sta identificando nuovi strumenti sia di partecipazione alla vita sociale dell’ente, sia servizi e convenzioni che consentano ai soci di accedere a prodotti e servizi alle famiglie. Per la fine del 2018 vogliamo raggiungere l’obiettivo di circa 80mila soci puntando a nuove adesioni di coop sociali, verificando la possibilità di un rilancio del progetto relativo ai piani sanitari riservati ai soci coop. Questo obiettivo può essere raggiunto sviluppando la collaborazione con Unisalute e l’attività della gestione diretta: la raccolta dovrebbe passare dai poco più di 7 milioni di euro del 2017 ai 7,5 milioni euro del 2018». Ma non è tutto: Faremutua cercherà anche di realizzare percorsi imprenditoriali cooperativi e mutualistici nell’ambito dei welfare di comunità e aziendali.

Rapporti interregionali

Gaiba ha affrontato anche il nodo della collaborazione con Insieme Salute Toscana, una società di mutuo soccorso che opera prevalentemente in quella regione, che è stata la più importante azione strategica di crescita portata a termine l’anno scorso. Per affrontare i cambiamento che si stanno verificando nel mondo della salute, Faremutua e Insieme Salute Toscana intendono lavorare su un’ipotesi di fusione delle due esperienze, che partirebbe il primo gennaio 2019, «in grado di mantenere l’assistenza ed il servizio verso i propri soci al miglior livello possibile. Si tratta, dunque, di studiare una percorso societario che unisca le performance migliori delle due mutue per realizzarne una di valenza nazionale che sia solida e ben strutturata».

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