Metalmeccanici, la Fiom studia la settimana a ventotto ore

Rimini

BOLOGNA. Le imprese metalmeccaniche dell’Emilia-Romagna sono avvisate: presto sui loro tavoli arriveranno richieste sindacali e contrattuali ispirate allo storico accordo raggiunto in Germania per le tute blu. Quello che prevede aumenti salariali del 4,3% per 27 mesi e la settimana di 28 ore (in Germania quella standard è di 35) per chi ha bisogno di tempo per assistere figli piccoli, familiari anziani o malati.

L’intesa pilota

La Fiom-Cgil dell’Emilia-Romagna è infatti andata a studiare da vicino la novità: nei giorni scorsi il numero uno regionale del sindacato dei metalmeccanici, assieme a quello di Bologna, Bruno Papignani e Michele Bulgarelli, ne hanno discusso nella sede dei colleghi dell’Ig Metall di Wolfsburg, il sindacato che ha portato a casa l’intesa pilota per il Baden-Wuerttemberg (Germania sud-occidentale), poi estesa a quasi tutti i Laender della Germania.

Filo diretto

Del resto, tra le due sigle, da tempo c’è un filo diretto che ora si rafforza sulla settimana da 28 ore. Papignani e Bulgarelli hanno approfondito proprio i contenuti di quell’accordo. Fra l’altro, la scorsa settimana, è stato raggiunto anche l’accordo collettivo per i lavoratori della Volkswagen Ag che riprende gran parte della contrattazione raggiunta in Baden-Wuerttemberg e insiste anche sul rafforzamento dei contributi aziendali per la pensione dei lavoratori.

Il tavolo regionale

Ebbene, «riteniamo che questi accordi, che rappresentano senza dubbio una grande vittoria politica per l’Ig Metall, contengano spunti assolutamente interessanti per la contrattazione aziendale che in tante imprese di Bologna e dell’Emilia-Romagna si sta aprendo in queste settimane», mandano a dire Papignani e Bulgarelli. «Il tema degli orari di lavoro, della loro riduzione, così come il concetto dell’autodeterminazione sugli orari sono suggestioni importanti che parlano anche ai metalmeccanici italiani, operai e impiegati», aggiungono i due funzionari della Fiom. Secondo l’accordo trovato in Germania, la riduzione di orario accompagnata da un ridimensionamento in proporzione dello stipendio potrà essere sfruttata per un massimo di due anni, dopodiché il lavoratore potrà tornare all’orario normale.

La contropartita

Alle imprese, il sindacato ha offerto come contropartita la possibilità di una settimana di 40 ore per chi fosse disponibile o pronto a far salire il numero di ore di lavoro.

L’asse Bologna-Germania dei metalmeccanici si era cementato, di recente, anche nell’appoggio dato dalla Fiom e dai delegati di Ducati e Lamborghini ai colleghi della Ig Metall in Audi impegnati nella vertenza per il rinnovo del contratto di categoria: «La vostra lotta parla a tutti i metalmeccanici, anche ai lavoratori italiani», fu il messaggio partito da Bologna che sposava «le importanti richieste avanzate dalla Ig metall» e cioè, «buoni aumenti salariali e diritto individuale per i lavoratori e per le lavoratrici di poter decidere di ridursi l’orario di lavoro durante la propria carriera lavorativa», perché centrali anche in Italia.

In aprile tedeschi in regione

«È evidente che la vostra lotta, che si svolge nel cuore dell’industria europea e nel cuore della classe operaia europea, può determinare una ripresa per tutto il movimento dei lavoratori e un argine all’affermarsi delle logiche neoliberiste», dissero i delegati Fiom delle due aziende di Audi a Bologna. Il prossimo appuntamento della cooperazione Fiom-Ig Metall è fissato per aprile a Bologna: un convegno sulla crescita dei populismi di destra e dei problemi posti al sindacato.

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